San Donà, il sindaco Teso sulla questione rifiuti: Città tra le più virtuose d’Italia, ma serve più educazione ambientale
17 Giugno 2025San Donà di Piave si conferma tra i Comuni più virtuosi d’Italia nella gestione dei rifiuti. Secondo l’ultima relazione di Veritas, nel 2024 la città ha raggiunto l’85,5% di raccolta differenziata, posizionandosi al settimo posto tra i comuni sopra i 30.000 abitanti. Un traguardo che testimonia l’impegno collettivo per l’ambiente, pur con alcune criticità da affrontare.
Negli ultimi quattro anni, infatti, la produzione pro-capite è aumentata da 477,86 a 492,79 kg per abitante, pari a circa 1,35 kg al giorno. Un dato che riflette le dinamiche economiche e i cambiamenti nei modelli di consumo, come osserva Silvia de Pieri, rappresentante del Comune nel CdA di Veritas: “Monitorare quantità e tipologie dei rifiuti è fondamentale per migliorare prevenzione, riuso e riciclo”.
Parallelamente cresce anche l’attività di controllo: nel 2024 sono state effettuate 2.981 ispezioni (erano 2.461 nel 2023), con 215 verbali e sanzioni per quasi 40.000 euro.
“Una città pulita è una città in cui è piacevole vivere”, sottolinea il sindaco Alberto Teso, evidenziando l’impatto ambientale ma anche sociale della gestione rifiuti.
Importante anche il riconoscimento ricevuto da CIAL (Consorzio nazionale imballaggi alluminio): nel 2023 i cittadini hanno raccolto 38 tonnellate di alluminio, pari a 900 grammi a testa. Solo il 3% dei rifiuti viene oggi avviato in discarica grazie agli impianti del Gruppo Veritas; con la nuova piattaforma di 30 ettari a Porto Marghera, si punta a incrementare ulteriormente riciclo e recupero.
La sfida, ora, è culturale: “Serve una cittadinanza sempre più consapevole – conclude Teso –.
In particolare, è degno di nota il numero di verbali e sanzioni emesse a causa di comportamenti scorretti da parte dei cittadini. Questi dati sono suggestivi di una carenza di consapevolezza, disinformazione o, in alcuni casi, una scarsa volontà di collaborazione con il sistema di gestione dei rifiuti. L’educazione ambientale è la chiave per rendere duraturo questo modello sostenibile”.