Territorio

Cavallino-Treporti, a Lio Piccolo 12.000 alberi

18 Aprile 2023

Un bosco in grado, con la sua sola presenza, di favorire la riproduzione di più di diecimila pesci ogni anno nelle acque sottostanti.

Accade a Lio Piccolo, località della laguna veneziana nel territorio di Cavallino-Treporti, dove sono cominciati i lavori di messa a dimora di 12.000 alberi lungo gli argini di valli da pesca abbandonate, antiche vasche di popolamento e riproduzione di pesce che sfruttano esclusivamente fenomeni naturali, con lo scopo di restituire funzionalità e biodiversità all’area di 15 ettari in disuso da decenni.

L’iniziativa è messa in campo da Etifor, spin-off dell’Università di Padova, grazie a una massiccia adozione di oltre 5000 piante da parte di Lagardère Travel Retail Italia e di centinaia di cittadini sull’apposita piattaforma per progetti speciali di riforestazione www.wownature.eu.

“Le valli da pesca rappresentano – viene spiegato – una preziosa testimonianza di un approccio produttivo nato in epoca romana con l’allevamento di ostriche e sviluppatosi poi a partire dal XVII secolo, fino a raggiungere la sua massima diffusione agli inizi del ‘900. In questi ambienti è stato applicato, ante litteram, il criterio della produzione sostenibile di proteine alimentari ad uso umano.

Nello specifico, la particolare conformazione delle valli di Lio Piccolo ha consentito per secoli a diverse specie ittiche di trovare riparo e riprodursi abbondantemente in queste “sacche” lagunari protette da alberi disposti sugli argini che intervallano le zone umide. Vere e proprie vasche d’allevamento naturali collegate da canali che non necessitavano di impiegare mangimi o di stimolare artificialmente la frequentazione da parte di pesci e avifauna, ma che sfruttavano unicamente l’energia dei fenomeni naturali, quali sole, vento e maree, e la catena alimentare da essi sostenuta, per l’allevamento di specie ittiche autoctone di acqua marina o salmastra”.