San Donà, 50enne di Jesolo, ubriaco, si cappotta con l’auto
12 Dicembre 2024Ha del surreale quanto successo nel pomeriggio di ieri in via Argine San Marco, a Passarella, frazione sandonatese al confine con Jesolo.
Verso le 16.00 del pomeriggio una pattuglia della Polizia locale di San Donà è intervenuta per i rilievi a seguito di un’auto finita autonomamente fuori strada nel fossato ad altezza molto inferiore rispetto al piano stradale.
Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco del locale distaccamento e un’ambulanza del Suem 118 per prestare soccorso all’uomo incidentato.
Il conducente tuttavia, un 50enne jesolano, secondo quanto verbalizzato dagli agenti del comando di Polizia, rifiutava categoricamente l’assistenza dei sanitari. Lo stesso ha preferito chiamare sul posto un conoscente automunito per farsi accompagnare a casa, in quanto la sua auto era finita completamente distrutta a seguito del sinistro.
All’arrivo del conoscente, però, gli operatori di Polizia appuravano che pure lui presentava chiari sintomi di alterazione psicofisica derivanti dall’influenza dell’alcool.
Per di più l’uomo, un cinquantenne di Eraclea, ostacolava le operazioni di rilievo del sinistro stradale cercando di far salire in auto l’amico prima che potesse essere sottoposto ad attività di accertamento da parte della Polizia Locale.
L’ostacolo ai rilievi e il tentativo di fuga:
I due operatori intervenuti si sono visti quindi costretti a chiamare a supporto una prima pattuglia e, a seguire, una seconda, in quanto il soggetto si rifiutava di esibire i documenti di guida.
Nel frattempo, gli uomini in uniforme, nel sottoporre ad accertamenti alcolemici il cittadino jesolano, verificavano che quest’ultimo risultava essere in stato di evidente ubriachezza in quanto presentava un tasso alcolico prossimo ai 2 grammi/litro, ragion per cui è scattato il ritiro della sua patente di guida, il sequestro del veicolo di proprietà e il deferimento all’Autorità Giudiziaria.
Il cittadino eracleense iniziava nel frattempo una lunga ed estenuante opposizione rifiutandosi di assecondare ogni richiesta degli agenti in quanto, a suo dire, “privi di potere”.
Poiché quest’ultimo decideva, improvvisamente, di risalire nell’auto con cui era arrivato e di andarsene, uno degli agenti, dopo avergli intimato “l’alt polizia”, si vedeva costretto ad inseguirlo a piedi e a saltare in corsa nel veicolo del fuggitivo riuscendo a spegnere il motore mentre questi tentava di spingerlo fuori per impedirgli di essere fermato e sottrarsi al controllo.
Il danneggiamento di un’auto privata di un agente:
Richiesta la presenza dei famigliari in loco, sopraggiungevano le due sorelle del cittadino eracleense, una delle quali, solo dopo due ore, riusciva a convincere l’uomo a recarsi presso la sede di Polizia Locale guidata dal Comandante Paolo Carestiato, per la redazione degli atti di rito.
Sopraggiunto all’esterno del Comando con l’auto condotta dalla sorella, l’uomo si rifiutava ancora una volta di entrare all’interno degli uffici e, a causa del suo stato di alterazione psicofisica, riusciva pure a danneggiare l’auto privata di uno dei sei agenti intervenuti sbattendo violentemente la portiera del proprio veicolo contro quella dell’operatore di Polizia Locale, parcheggiata malauguratamente a fianco.
Per redigere la cosiddetta contestazione amichevole l’uomo esibiva finalmente la propria patente di guida. Lo stesso veniva infine denunciato a piede libero per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di sottoporsi ad accertamenti sul tasso alcolemico.
Nuovo codice della strada:
Se il fatto fosse successo qualche giorno più tardi, con l’entrata in vigore del nuovo codice della strada previsto per il 14 dicembre e che impone tolleranza zero sull’alcol, ai due sarebbe andata ancora peggio.
Sebbene rimangano invariate le multe per chi guida in stato di ebbrezza (che vanno da 543 a 6.000 euro secondo il tasso alcolemico), viene introdotto il cosiddetto alcolock per i recidivi.
Se un soggetto già condannato per guida sotto l’effetto di alcol viene nuovamente sorpreso alla guida con tasso alcolemico superiore a 0,5 grammi entro un periodo di 2 o 3 anni dal precedente reato, per lui scatta l’obbligo di guidare solo veicoli su cui è stato installato un dispositivo collegato al motore che ne impedisce l’avviamento in caso di tasso alcolemico superiore a zero.