Territorio

San Donà, parco fotovoltaico all’ex caserma Tombolan Fava

22 Novembre 2024

Si è discusso molto della messa in sicurezza di via Calnova, la Strada Provinciale 54 che attraversa la frazione sandonatese di Fiorentina, ieri sera all’incontro di frazione dove erano presenti il sindaco Alberto Teso, gli assessori Simone Cereser (sicurezza), Luigi Trevisiol (lavori pubblici), Margherita Michelin (istruzione) e il consigliere comunale Stefano Ferraro.

Oltre un centinaio i cittadini presenti, con in testa il presidente del Comitato Civico Roberto Pellizzaro che ha fatto sintesi sulle necessità del territorio.

Appunto via Calnova è stato un argomento sul quale si è discusso a lungo, alla luce anche dei recenti tragici incidenti.

«Per essere in sicurezza bisogna andare piano – ha premesso il sindaco Teso –, ho colto i vostri suggerimenti e ne valuteremo alcuni. Vi posso assicurare che questa sarà una priorità per l’amministrazione».

Tra le richieste dei cittadini: delle isole spartitraffico, dei dossi, dei semafori intelligenti che diventano rossi rilevando una velocità troppo sostenuta dei veicoli e altro.

Su due cose però l’amministrazione sta già puntando.

«Ci siamo attivati con Città Metropolitana per una rotonda da creare all’incrocio con via Piveran, per mettere in sicurezza quel tratto. Costringendo così anche chi percorre la via di rallentare in prossimità di un ostacolo fisico. Altra soluzione sarebbe l’installazione di un impianto del tipo “autovelox”» soluzione quest’ultima richiesta a gran voce dai presenti, vista l’elevata velocità dei veicoli che tutti hanno segnalato, in pieno centro abitato.

«Anche di questo abbiamo già chiesto autorizzazione alla Prefettura, che ha dato parere favorevole non appena si risolverà la questione delle omologazioni degli impianti a livello governativo».

Sulla sperimentazione del senso unico di via Piveran ha invece relazionato l’assessore Simone Cereser «dopo decine di incontri con i residenti della via siamo arrivati alla soluzione del senso unico temporaneo. Ovvero, durante lil periodo invernale la strada sarà a doppio senso, mentre nel periodo estivo scatterà il senso unico come l’estate appena trascorsa, per limitare il traffico, soprattutto pesante. Situazione che dovrebbe migliorare dopo la realizzazione dello scavalco della rotatoria di Calvecchia all’altezza del centro Piave».

Sul futuro dell’ex caserma Tombolan Fava, invece, pare si sia arrivati a un destino certo: un parco fotovoltaico.

«Purtroppo è sfumata l’ipotesi di un centro per la produzione dell’idrogeno – ha spiegato il primo cittadino –, in quando non ci sarebbero stati utilizzatori tali da garantire la produzione. Peccato, perché c’era un possibile investimento di 2 milioni di euro su 6 complessivi, che avrebbe portato anche alla sistemazione della strada. Avevamo chiesto ad Atvo l’acquisto di 6 autobus a idrogeno, che avrebbero così generato richiesta sufficiente al progetto, ma non è stato ottenuto il finanziamento.

Adesso abbiamo comunque tre proposte per farne un parco fotovoltaico. Ipotesi ideale, perché altri tipi di investimento sarebbero difficili dal momento che non si sa cosa c’è nel sottosuolo. Addirittura non ci sono nemmeno mappe catastali di quello che c’è nella proprietà perché l’Esercito non ne ha fornite, in quanto la base era coperta da segreto militare nell’epoca della guerra fredda.

L’impianto fotovoltaico su 5 ettari sarebbe quindi la soluzione ottimale, perché non richiede di scavare. In più si aprirebbe l’ipotesi della comunità energetica.

Su questa ipotesi quindi andremo a gara e penso che chiuderemo un progetto per un impianto che sarà di proprietà del Comune».