San Donà, al via lo studio di Università Ca’ Foscari sullo smog cittadino
4 Ottobre 2024Avviato oggi il progetto del Comune di San Donà, in partnership con Ca’ Foscari, per la verifica della qualità dell’aria in Città, volto a identificare le cause dell’inquinamento.
Lo aveva annunciato a febbraio il sindaco Alberto Teso, e oggi il progetto ha visto l’inizio dell’operatività, grazie all’installazione di una centralina di rilevamento (un campionatore per la qualità dell’aria) posta sul retro dell’Oratorio Don Bosco.
Ad annunciarlo è stato questa mattina lo stesso sindaco Teso, in compagnia del Prof. Andrea Gambaro del dipartimento di scienze ambientali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
«Inizia oggi il monitoraggio dell’aria in città – spiega il sindaco Alberto Teso –. Per un anno intero avremo una centralina, installata in collaborazione col dipartimento di Scienze ambientali dell’università Ca’ Foscari, che “catturerà” le microparticelle inquinanti e, dopo l’attività di analisi in laboratorio, ci dirà per la prima volta qual è la causa principale dell’inquinamento: il traffico veicolare, il riscaldamento, l’attività industriale, agricola o altro.
Con una conoscenza specifica delle cause potremmo intervenire in maniera efficace e capire se gli accorgimenti adottati fino ad oggi hanno senso oppure no».
La ricerca sarà volta ad accertare la misura e la caratterizzazione del cosiddetto aerosol atmosferico, ossia la composizione chimica delle micropolveri (PM10 e PM 2,5) in particolare, presenti nell’aria al fine di tentare di individuarne le cause.
I rilievi ordinari svolti da Arpav, infatti, consentono di misurare la percentuale delle microparticelle presenti nell’atmosfera, ma non la loro origine.
«È la prima volta che viene fatta un’indagine di questo tipo a San Donà di Piave e questo ci consentirà poi di agire di conseguenza – continua il sindaco –. In sostanza, se capiamo che l’inquinamento è determinato in maniera preponderante dalle auto dovremmo agire su questo fronte. Se invece fossero polveri derivanti da riscaldamento, stufe a pellet simili dovremmo comportarci in altro modo, se invece fossero anche inquinamenti industriali ci saranno iniziative completamente diverse».
La centralina preleverà campioni per un anno intero e poi l’università procederà all’analisi specifica.
«Stiamo programmando col professor Gambaro, coordina l’iniziativa, un incontro pubblico per la metà di novembre, sia sotto il profilo tecnico che divulgativo, per spiegare ai sandonatesi nel dettaglio scopo ed effetti di questa ricerca.
Conoscere e capire è fondamentale per poter poi agite efficacemente di conseguenza».