Fossalta di Portogruaro, riapre i battenti Villa Mocenigo
29 Ottobre 2024Un nuovo polo di aggregazione sociale e culturale, per 365 giorni l’anno. Questa la nuova vita di Villa Mocenigo ad Alvisopoli di Fossalta di Portogruaro, realtà che domani, alle 11, riaprirà i battenti.
La data del 30 novembre segna infatti l’inizio dell’attività di rigenerazione territoriale che darà nuova vita a questa struttura. Il progetto di recupero territoriale è firmato da Martiros Gevorgyan, in collaborazione con enti come l’Università di Padova, Ater Venezia, Cna Portogruaro, Consorzio di Bonifica, Vegal e Comune di Fossalta di Portogruaro. Nel recupero anche il parco di Villa Mocenigo, già oasi wwf che conserva importanti specie botaniche tra cui la preziosa Rosa Moceniga, ormai estinta in Francia e presente solo qui.
Gli spazi attrezzati a uffici e ricettività saranno messi a disposizione di tutti coloro che cercano una sede per la propria attività imprenditoriale, ad esempio nell’ambito dei servizi, delle arti creative, della tecnologia, dell’artigianato, delle professioni o della nuova industria culturale. Tra gli obiettivi primari del progetto vi è il riuso e la riqualificazione dello stabile, il blocco del deterioramento di edifici di importanza storica e la conservazione del loro valore. Ma anche la creazione di un nuovo polo produttivo in un ecosistema favorevole allo sviluppo economico e imprenditoriale e la creazione di un nodo di importanza turistica tra entroterra e costa.
La storia di questa terra, si scrive in un insieme di Borghi e Ville nei quali dal 1400 si insediano le grandi famiglie nobili veneziane. Centro di produzione e sviluppo sociale per vocazione, è in questo contesto che Alvise Mocenigo dà vita all’utopia di una città autonoma, Alvisopoli, fondata su ideali illuministi: una comunità agricola e manifatturiera, con case per i contadini, scuola, una struttura sanitaria e una stamperia. Acquistato il latifondo nel 1648, inizia nel 1795 la bonifica delle terre paludose dove nasce successivamente il borgo autonomo brulicante di attività. Uno straordinario esempio di autoproduzione e sostenibilità.