Territorio

San Donà-Vicenza-Spazio, nuovo passo avanti per la missione EarthNext di Officina Stellare

19 Giugno 2024

Nell’estate del 2022 Officina Stellare, l’azienda fondata dal sandonatese Gino Bucciol e dal vicentino Giovanni Dal Lago, si era aggiudicata il bando “Future missioni per cubesat” indetto dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) con “EarthNext”, nano-satellite multispettrale compatto destinato alla ripresa ad alta risoluzione della superfice terrestre dall’orbita molto bassa (VLEO).

La commessa da 1,7 milioni di euro prevedeva lo studio di progettazione e la realizzazione preliminare, con lo sviluppo di breadboard, di una missione dimostrativa in orbita per l’osservazione della Terra, mediante l’uso di un payload ottico multispettrale compatto in grado di operare in Very Low Earth Orbit (VLEO) grazie ad un sistema di propulsione elettrica abilitante.

Oltre ad essere Prime Contractor e fornitore dell’innovativo sistema ottico di ripresa di bordo, Officina Stellare è anche responsabile dell’integrazione dell’intero satellite, costituito grazie ai fondamentali contributi tecnici di una filiera totalmente italiana di cui fanno parte l’Università Federico II di Napoli, T4I, AIKO, TSD e Planetek.

In queste settimane il progetto ha fatto un nuovo passo avanti, superando con successo la Preliminary Design Review (PDR) e segnando così la conclusione della fase preliminare di progettazione.

Nei giorni scorsi la sede di Officina Stellare, alla presenza dell’ASI e di tutti i partner del progetto, ha ospitato proprio l’incontro di chiusura della PDR.

“È un primo traguardo entusiasmante per il progetto EarthNext – hanno commentato Annalisa Capanni e Lorenzo Iannascoli, squadra OS’Earthnext Lead – le sfide che una missione VLEO comporta sono state affrontate dal team industriale e universitario con la mentalità distintiva “fuori dagli schemi” dei progetti CubeSat. Sono stati progettati, prodotti e testati con successo cinque modelli di panboarding di tecnologie che consentono la missione, al fine di attenuare i rischi e agevolare gli sviluppi previsti nelle fasi successive del progetto. Un’altra fase entusiasmante ci aspetta e la affronteremo con lo stesso atteggiamento, entusiasmo e impegno che tutti abbiamo avuto finora”.

Il progetto:

Le piattaforme CubeSat sfruttano orbite fra i 300 e 350 km. Le operazioni in VLEO, ancora fortemente inutilizzate a causa delle sfide tecnologiche che le caratterizzano, presentano vari vantaggi tra cui: la maggiore vicinanza alla superficie terrestre, la significativamente ridotta presenza di detriti spaziali e l’effetto di schermatura da radiazioni offerto dall’atmosfera residua. In un formato CubeSat 16U, la piattaforma EarthNext integra un payload ottico multispettrale compatto a elevata risoluzione spaziale, sviluppato da Officina Stellare e TSD Space, in grado di colmare il gap fra remote sensing airborne e spaceborne. Il sistema di empowering per la gestione e l’elaborazione della missione a bordo realizzato da TSD Space, è concepito per ospitare, su formato CubeSat, gli algoritmi di deep learning sviluppati da Aiko. Infine, il sistema di propulsione elettrica sviluppato e commercializzato da T4i rappresenta la tecnologia chiave, che abiliterà la missione EarthNext ad operare nello sfidante scenario delle orbite VLEO.