Territorio

Bibione, Antonio Fantin all’Assemblea generale delle Nazioni Unite

6 Giugno 2024

Antonio Fantin ospite alle Nazioni Unite per parlare di sport come strumento di contrasto alla criminalità. Un’occasione di prestigio per il campione paralimpico di Bibione, invitato a parlare nel corso di un dibattito dell’Assemblea generale dell’Onu, a New York. L’intervento nella serata di ieri italiana. Insieme a Fantin, c’erano l’ex campionessa di scherma Valentina Vezzali, entrambi esponenti delle Fiamme Oro, e il c.t. della Nazionale italiana di nuoto paralimpico Riccardo Vernole.

Fantin e Vezzali hanno partecipato, nei banchi riservati all’Italia, a un dibattito sullo sport come strumento chiave per il contrasto alla criminalità.

A introdurre gli interventi della delegazione azzurra è stato l’ambasciatore italiano all’Onu, Maurizio Massari. «Sono onorato e grato di aver potuto parlare dai banchi della delegazione italiana di come lo sport possa essere uno strumento efficace per contrastare il crimine», ha commentato Fantin.

Nel suo intervento il campione di Bibione si è soffermato sull’importanza della condivisione. «Quando ho vinto a Tokyo 2020 con il record del mondo, ho pensato che stare sul podio olimpico fosse l’aspetto più emozionante», ha detto Fantin, «È stato grande, ma non la cosa più grande: lo è stato molto di più quando sono sceso, perché ho condiviso quella medaglia d’oro con gli altri. La condivisione è la chiave più forte contro il crimine. Condividere significa affrontare e superare ogni ostacolo, fidarsi degli altri, ma anche saper trasmettere fiducia. Condividere significa assumersi responsabilità, impegno e rispetto. Condividere significa anche essere consapevoli di quanta fatica ci voglia per realizzare un sogno sano, ma anche la soddisfazione di realizzarlo con sudore e dedizione, con passione per qualcosa di prezioso. Ce lo insegnano una medaglia d’oro olimpica, ma lo sport in generale. Cerca sempre di fare del tuo meglio».

A New York Fantin ha partecipato anche all’evento per la Festa della Repubblica, che per la prima volta è stata celebrata sempre al Palazzo di Vetro, sede dell’Onu, alla presenza di 350 ospiti.