Territorio

San Stino, posate 4 pietre d’inciampo a memoria di sanstinesi catturati e internati dai nazisti

4 Maggio 2024

Giobatta Presotto, Luigi Zaina, Lino Zulianello e Angelo Giuseppe Orlandini.

È alla memoria di questi sanstinesi, catturati ed internati dai nazisti dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, che nella cerimonia della celebrazione della Festa della Liberazione, tenutasi lo scorso 25 aprile, sono state posate 4 pietre d’inciampo presso il capoluogo.

I giovani soldati, catturati presso la Caserma Spaccamela di Udine, vissero due anni nei campi di lavoro forzato Tedeschi, in condizioni disumane, al limite della sopravvivenza, rifiutando tuttavia e comunque, di cedere al ricatto dell’arruolamento nelle truppe naziste in cambio della libertà.

“Abbiamo inaugurato queste pietre d’inciampo, assieme ai familiari dei deportati, per il contributo fornito dai nostri compaesani alla lotta di liberazione – ha spiegato il sindaco Gianluca De Stefani –. Non è stato un contributo sul suolo italiano, e pertanto a volte viene sottostimato e spesso è poco presente nelle commemorazioni, ma che merita invece la dovuta attenzione e di essere partecipe della giornata del 25 aprile, collocato in un posto d’onore, come per tutti gli altri combattenti e protagonisti della Resistenza”.

Il momento di ricordo, organizzato dal Comune in collaborazione con l’ANPI, ha visto la presenza di numerosi cittadini, oltre che di appartenenti dell’Anpi, delle Associazioni d’Arma e Combattentistiche, resa solenne dalla presenza di uno schieramento di appartenenti al 5° Reggimento Artiglieria Terrestre “Superga” di Portogruaro.