Territorio

Trasporto Pubblico, novità per i verificatori nei mezzi pubblici

23 Gennaio 2024

Novità per gli agenti accertatori nel trasporto pubblico locale veneto. Nell’aula del Consiglio regionale è stata infatti approvata la modifica della legge 25/1998 che lo regola: tra le nuove disposizioni, la Giunta ha accolto un emendamento avanzato dalla capogruppo del Movimento 5 Stelle, Erika Baldin, che riserva l’accertamento delle violazioni – oltre al personale dipendente di ogni azienda concessionaria del servizio e alle guardie giurate – anche ai dipendenti delle holding (proprietarie delle aziende stesse), purché inquadrati nel contratto nazionale autoferrotranvieri-internavigatori.

“Grazie all’approvazione odierna da parte del consiglio regionale della nostra proposta di modifica alla legge sul trasporto pubblico locale, diamo riscontro alle richieste delle aziende del tpl di allargare la rete del personale addetto a svolgere le attività di accertamento e contestazione delle sanzioni a carico degli utenti del servizio. Una misura preziosa in un momento molto delicato per il trasporto pubblico, che si trova a fronteggiare carenze di organico e, di conseguenza, non riesce a mettere a disposizione risorse per cercare di contrastare i comportamenti scorretti nell’utilizzo dei mezzi di trasporto”.

Lo ha detto la Vicepresidente e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione del Veneto, Elisa De Berti, dopo l’approvazione odierna da parte del Consiglio regionale del Veneto, con 34 voti favorevoli e 8 astenuti, del Progetto di legge di Giunta sulla modifica all’articolo 41 della L.R. 25 del 1998 sulla Disciplina ed organizzazione del trasporto pubblico locale.

“L’attività di controllo sui mezzi pubblici ha la funzione principale di tutelare il servizio e l’utenza che utilizza il tpl pagando regolarmente il proprio titolo di viaggio – ha precisato la Vicepresidente De Berti –. A livello nazionale il Veneto è la Regione con il miglior rapporto tra i costi del trasporto pubblico locale e i ricavi, risultando, pertanto, la realtà più performante in Italia in questo comparto”.

“Questo mio emendamento, fatto proprio dalla Giunta – commenta la consigliera Erika Baldin – intendeva favorire, a monte, la conoscenza di base del trasporto pubblico locale e della gestione del medesimo, garantita dalla tipologia contrattuale cui riferisce la persona addetta. Questo perché le società che detengono partecipazioni in aziende affidatarie del servizio di trasporto possono avere dipendenti totalmente digiuni della specifica materia, o della formazione di una guardia particolare giurata.

L’impianto della riforma ha previsto l’aumento del controllo verso l’evasione del biglietto, una piaga che si ritorce contro i passeggeri onesti, il cui pagamento del titolo di viaggio tiene in piedi il servizio stesso, nonostante le diffuse morosità”.