Torre di Mosto, gli studenti spiegano come potrebbe essere completata la finitura dell’edificio in maniera sostenibile
27 Maggio 202397 slides in cui analizzare per filo e per segno le varie tipologie di finiture che potrebbe avere la loro scuola, “Emanuele Filiberto”, riaperta a settembre dopo una chiusura per i lavori di ristrutturazione per adeguamento sismico, valutando aspetti di sostenibilità, costi e impatto ambientale.
Gli alunni delle classi 5A e 5B della scuola primaria di Torre di Mosto, da novembre 2022 a maggio 2023 hanno lavorato al progetto “I criteri della sostenibilità ambientale nella realizzazione della facciata della scuola primaria E. Filiberto”.
A guidarli nel loro intento, il team docenti composto da Lorena Ave, Chiara Borlina, Lina Cappelletto, Francesca Colla, Chiara Palmeri, Lara Perinel, Giorgio Zaramella, con il supporto degli Ingegneri Riccardo Moro e Mauro Nicoletti e dell’amministrazione comunale.
Questa mattina, dunque, gli alunni hanno presentato il loro progetto di studio a genitori e amministrazione.
«Ci siamo chiesti cosa si potrebbe fare per diminuire il consumo energetico della nostra scuola e abbiamo scoperto che è possibile rivestire la facciata con un materiale isolante oltre a cambiare gli infissi» hanno raccontato i giovani.
«Il progetto ha riguardato vari temi – ha spiegato la dirigente scolastica Prof.ssa Laura Zadro – della sostenibilità ambientale allo studio delle fonti energetiche, dall’analisi del consumo di materie prime, all’utilizzo di fonti rinnovabili, toccando anche importanti concetti come salvaguardia del verde, il riciclo e la riduzione degli sprechi. Un progetto in cui i ragazzi si sono impegnati tantissimo. Hanno studiato, ricercato, condiviso, riflettuto, e alla fine trovato delle proposte da fare all’amministrazione».
Per arrivare alla consapevolezza dei migliori materiali da utilizzare per la riqualificazione energetica della loro scuola, gli studenti hanno analizzato le varie fonti energetiche, i materiali principalmente utilizzati per gli interventi di riqualificazione, passando per lo studio e la comparazione delle materie prime, dei costi di produzione e la loro sostenibilità in termini di riciclo e riutilizzo, attraverso anche la “regola delle 5 R”: riduzione, riuso, riciclo, raccolta, recupero.
Anche sui colori, infine, c’è stato uno studio, scegliendo quelli che trasmettono più gioia, armonia, serenità e sicurezza.
«Ringrazio tutti voi ragazzi per l’impegno che avete messo in questo lavoro – ha commentato l’ingegnere Mauro Nicoletti –. Un lavoro che emerge da una riflessione vostra, sul come vivere l’ambiente scolastico ma anche la vostra vita nel rispetto dell’ambiente che vi circonda. Spero che questo lavoro possa dare un contributo di crescita prima di tutto a voi».
Il risultato a cui sono giunti i piccoli alunni?
Analizzando i rivestimenti in polistirolo, lana di roccia e lana di vetro; gli infissi in legno, pvc, alluminio e vetro; e la finitura tra pittura ad acqua, ad olio e a calce, gli studenti sono giunti a questa soluzione:
Un rivestimento a cappotto in fibra di vetro, degli infissi in alluminio e una pittura ad acqua color pesca.
«Noi abbiamo fatto la nostra parte. Ora tocca a voi!» hanno concluso i ragazzi.
«Un grazie ai ragazzi e agli insegnanti per il lavoro che hanno fatto, di cui terremo sicuramente conto – ha promesso il sindaco Maurizio Mazzarotto –. I lavori continueranno per step anche il prossimo anno, prevedendo intanto la sostituzione della caldaia esterna e, l’anno prossimo durante la chiusura estiva per non disturbare le lezioni, il cappotto esterno».