Cultura ed Eventi

Jesolo, formazione di qualità e passione per il lavoro per attrarre capitale umano

13 Maggio 2023

Puntare sulla formazione e sapere trasmettere la passione per il lavoro. In questo modo sarà possibile ricreare attrattività verso un lavoro, soprattutto in ambito stagionale, che magari costa anche sacrifici e fatica, ma che, alla fine, sa dare tante soddisfazioni in chi lo svolge.

E’ quanto è emerso nel corso del convegno che, ieri mattina, ha aperto ufficialmente la prima edizione di Jesolo Cocktail Experience, manifestazione rivolta ai professionisti del settore (ma anche al mondo della scuola), fatto soprattutto di momenti di crescita e di formazione.

All’istituto Cornaro, non a caso scelto come sede del convegno, tra gli ospiti c’erano Giorgio Fadda, presidente IBA – International Bartenders Associatin, in pratica il “capo” mondiale dei bartender; e Lucia Montanelli, Head Bartender di uno dei locali più famosi di Londra.

Nel corso dell’incontro, inevitabile che si toccasse, oltre al tema della formazione, anche quello della ricerca di personale, problematica che riguarda anche questo settore.

«Jesolo ha imboccato la strada giusta, organizzando questo appuntamento – ha esordito il presidente di IBA Giorgio Fadda –. D’altra parte questa località è sempre stata la capitale del Nord Italia del bere bene e di qualità. Bene che questa iniziativa coinvolga anche le scuole alberghiere. La formazione coinvolga anche tutti coloro che fanno parte di questo settore e che hanno una valida motivazione per esserci e crescere.

Come creare attrattiva tra i giovani? Dandogli valide motivazioni. La più importante è, naturalmente, quella economica, ma non basta. Va fatto comprendere che chi fa questo lavoro fa qualcosa per gli altri, che fa stare bene. Senza contare che il bartender oggi è come il dj di un tempo, al centro dell’attenzione dei clienti, un vero e proprio personaggio».

«Credo che la formazione sia fondamentale e di ispirazione per le nuove generazioni, ma anche per chi fa già questo lavoro. Per attrarre personale va trasmessa la passione, che è molto importante per stare con il pubblico – ha aggiunto Lucia Montanelli, di Head Bartender Londra. Bisogna informare, formare, investire sulle attività e sulle persone. E creare curiosità, per fare toccare con mano questo lavoro, che può regalare grandi soddisfazioni.

Il cocktail perfetto? E’ quello fatto con tanta passione e servito con il sorriso. Tutti sappiamo usare la tecnica per realizzare degli ottimi cocktail, ma servire e accogliere una persona con il sorriso e con un determinato spirito: questo fa la differenza».

«Grazie che avete sottolineato l’importanza della formazione e del personale nel nostro lavoro – ha detto il presidente Aja, Pierfrancesco Contarini – perché deve rappresentare la prima voce nelle nostre attività. Dobbiamo investire su questo versante». E «basta dire che gli imprenditori sono tutti degli sfruttatori – ha aggiunto il presidente di Confcommercio San Donà-Jesolo, Angelo Faloppa – perché ci sono delle mele marce, è vero, come in tutti i settori, ma non dobbiamo generalizzare. Grazie ai relatori di oggi per i messaggi che hanno lanciato. La formazione e la passione siano al primo posto».

«Dobbiamo lavorare anche in comunicazione – ha aggiunto l’assessore al turismo di Jesolo, Alberto Maschio – perché continua a passare un messaggio errato rispetto al lavoro, specie quello stagionale». «Continuiamo a lavorare in questa direzione – ha concluso il presidente del Consorzio JesoloVenice, Luigi Pasqualinotto – fatto di formazione, informazione e valorizzazione delle nostre eccellenze».

L’evento:

“Jesolo Cocktail Experience” è un evento organizzato dal Consorzio di Imprese Turistiche JesoloVenice, Edimarca con Next Italia, con il patrocinio di Comune e Aibes (associazione italiana barmen e sostenitori) e la collaborazione di Aja e Confcommercio San Donà-Jesolo.

Il progetto si propone di accrescere l’educazione al bere responsabile senza rinunciare alla qualità e al gusto, promuovendo il “valore” della moderazione. Valorizzare, incrementandola, la qualità delle proposte dei locali e il livello professionale della “bar industry” del territorio. Rappresentare una vetrina di promozione e comunicazione per i bar e i suoi bartender. Proporsi come un laboratorio di sperimentazione per nuove tendenze del bere miscelato.

Due i filoni principali del progetto: Jesolo Cocktail Lab, rivolto ai professionisti, con seminari, incontri, masterclass con accesso gratuito e prenotazione obbligatoria che si svolgeranno nei giorni feriali; Jesolo Cocktail Experience, con le iniziative rivolte al pubblico finale, che si svolgeranno nei due fine settimana.

Il prossimo appuntamento:

Lunedì 15 maggio – ore 10.30 – Formazione No Stop

Mucho Macho – piazza Mazzini, ingresso libero

Un’intera giornata di formazione a ciclo continuo al cocktail bar Mucho Macho.

Cinque slot a partire dalle 10.30 con:

  • Edo Bullio, Cocktail Bar Romeo di Verona: Zero Waste/Spreco Zero… possiamo riuscirci?
  • Startup Heroes – Storie di innovazione: conduce Federico Menetto con le testimonianze di:
  • Giovanni Mondini, Birra Warsteiner
  • Pasquale Sasso, giornalista e docente
  • Giuseppe Librizzi, già founder di Amaro Amara
  • I fondatori di Tibilab (bevanda al Kefir) di Restworld (ricerca personale)
  • Samuele Ambrosi, CloakStudios di Treviso: Bollicine in miscelazione
  • Shaker Sound, Master Flair Bartendig con Massimo Osmari
  • La Rainbow Room del Bar 2.0: conduce Mirco Bedin, Professional Bartender AIBES

Ore 18.00 – Mucho Macho – piazza Mazzini – Concorso “Shakerando Jesolo”

Competition tra i barman dei locali che partecipano alla Jesolo Cocktail Experience