San Donà, la città si candida a diventare un’autorità urbana del Veneto
4 Maggio 2022La candidatura è stata formalizzata nei giorni scorsi dopo l’accordo siglato con i Comuni di Musile, Fossalta, Ceggia, Noventa, Meolo, Quarto d’Altino, Torre di Mosto, Jesolo, Eraclea, Cavallino-Treporti. Oltre ai Comuni, nel progetto sono coinvolti altri importanti attori di sviluppo del territorio: Ulss 4, Atvo, Ater, le parti sociali, le associazioni di categoria e quelle di tutela ambientale.
L’autorità urbana è un organismo intermedio con San Donà come capofila, in quanto città con oltre 30mila abitanti, a cui si riconosce un ruolo-guida e svolge già delle funzioni di riferimento per tutta la zona.
Per queste caratteristiche, San Donà chiede di essere riconosciuta come autorità urbana aderendo ad un progetto della Regione che consente di ottenere 15 milioni di euro, non riguardanti il Pnrr.
Gli ambiti di intervento sono tre.
Il primo punta a rendere la città più attrattiva e inclusiva, migliore la qualità della vita per cittadini e imprese, la rigenerazione di spazi degradati, comprese le filiere locali, e il sostegno alle aree e alle categorie più fragili, oltre al contrasto al degrado e disagio abitativo.
Il secondo ambito d’intervento riguarda il verde e la sostenibilità, ossia consiste nel migliore la qualità dell’ambiente, le infrastrutture verdi, la riforestazione e interventi per una mobilità intermodale più pulita. Il terzo ambito riguarda le innovazioni digitali: gestione intelligente della città, l’uso di strumenti digitali trasversali per le politiche urbane e i servizi pubblici.
I prossimi impegni, inoltre, come riferimento per gli altri Comuni, riguardano il reperire le risorse per la ciclabilità del Veneto orientale e la valorizzazione dell’ecomuseo “Acquae della Venezia Orientale”, con sede per due anni al museo della Bonifica.