Cultura ed Eventi

Portogruaro, domenica 24 la “Festa del Bocolo e del Giardino”

20 Aprile 2022

Nuovi eventi nella città di Portogruaro, stavolta grazie alla Pro Loco Portogruaro del presidente Gabriele Verri.

Come si prefigurava da un mese a questa parte la vigilia di San Marco sarà caratterizzata da un evento che si annuncia molto sentito.

Si tratta della “Festa del Bocolo e del Giardino”. È programmata per domenica 24 aprile 2022 dalle ore 9 alle ore 20 in corso Martiri della Libertà, in piazza della repubblica e nelle piazze limitrofe, con il sostegno dell’amministrazione comunale.

Ne ha dato notizia con soddisfazione la stessa associazione attraverso i profili social:

“Finalmente è primavera!
La nostra Pro Loco per l‘occasione e per la prima volta organizza la FESTA DEL BOCOLO E DEL GIARDINO!
Lo scopo è richiamare la tradizionale festa veneziana (vista l’immediata prossimità) del 25 aprile, San Marco.

L’evento prevede l’esposizione di floricoltura, di opere e/o articoli (artistici, artigianali, commerciali e culturali) riguardanti il bocolo e il giardino “a tutto tondo” (fiori, piante, oggetti, quadri, opere a tema natura,) di articoli per l’arredo giardino, attrezzature agricole e di giardinaggio, giochi e tutto ciò che riempie un giardino di casa e non.

Il tutto legato al tema che deve star di più a cuore a tutti noi: la sostenibilità, il “green” e la salvaguardia della natura.

Senza dimenticare l’intrattenimento per i bambini e le famiglie, orientato anch’esso al tema della giornata”

La Pro Loco sarà in prima linea anche per la realizzazione di Terre dei Dogi, evento che viene ospitato, come vuole la tradizione, la metà di maggio in due splendide giornate.

Cos’è la Festa del Bòcolo, l’usanza da parte dei fidanzati di offrire alla novizza, la donna amata, un bocciolo di rosa rossa nel giorno della festa di San Marco, Santo Patrono della Città di Venezia.
(Fonte: www.comune.portogruaro.ve.it/it/news/il-bocolo-di-san-marco)

La gentile usanza è così spiegata dalla leggenda:

Maria, detta Vulcana per la folta chioma fiammeggiante, figlia del Doge, si era fortemente innamorata di Tancredi, un giovane trovatore bello e coraggioso ma di umili origini.

I due giovani comprendevano che il Doge non avrebbe permesso un tal matrimonio, perciò Maria disse a Tancredi di andare a combattere contro i Mori con l’esercito di Carlo Magno e di coprirsi di gloria così che il padre non si sarebbe più opposto al loro amore.

Tancredi partì e la fama delle sue gesta gloriose si sparse ben presto per il mondo.

Ma un triste giorno arrivarono a Venezia alcuni cavalieri Franchi guidati dal famoso Orlando; cercarono Maria e le annunziarono la morte del prode trovatore: colpito dal nemico, era caduto sanguinante sopra un roseto di rose bianche, ma prima di morire aveva colto un fiore e pregato Orlando di portarlo a Venezia alla sua amata.

La fanciulla prese la rosa ancora macchiata del sangue del suo Tancredi e restò muta nel suo dolore. Il giorno dopo, festa di San Marco, fu trovata morta con l’insanguinato fiore sul cuore.

Da quella volta il bocciolo di rosa rossa, simbolo dell’amore che sta per aprirsi alla vita e al sole, viene offerto alle fidanzate, ma anche alle mogli, mamme e figlie nel giorno di San Marco, patrono della città di Venezia.