Da Altino a Burano, ecco il progetto della nuova linea di trasporto pubblico acqueo
5 Marzo 2021La sua attivazione non sarà immediata, richiederà ancora diversi mesi. Ma il dado è tratto e il progetto già abbozzato. Una nuova linea di trasporto pubblico acqueo collegherà direttamente l’isola di Burano (e Torcello) con la terraferma. Precisamente con la località Montiron, alle porte di Altino. Sarà un servizio, voluto dal Comune di Venezia, per consentire agli abitanti di Burano di avere un collegamento veloce con la terraferma, tempo di percorrenza 13 minuti. Ma potrà rappresentare anche un’ulteriore occasione di sviluppo turistico per la località di Altino e le sue bellezze, oltre che per il suo Museo Archeologico Nazionale.
Il progetto è stato illustrato nel corso di una riunione che l’assessore veneziano alla mobilità, Renato Boraso, ha avuto con la comunità di Altino. Un incontro ristretto, per il rispetto delle normative sanitarie, alla presenza del parroco don Gianni Fazzini e una rappresentanza di operatori economici e volontari delle associazioni altinati.
Si è parlato del collegamento acqueo, ma anche dell’attesa rotatoria che l’Anas finalmente sembra intenzionata a realizzare all’incrocio tra la Statale 14 Triestina e via Sant’Eliodoro, la strada provinciale che conduce ad Altino. Boraso ha riferito di un incontro avuto con l’Anas, da cui è emerso che il progetto definitivo è pronto, così come lo stanziamento dei fondi, pari a oltre un milione di euro. Si proseguirà ora con l’iter per la variante urbanistica.
Oltre che agevolare la svolta verso Altino (in zona si contano già 18 croci per gli incidenti mortali avvenuti in passato), la rotonda consentirà anche di girare verso il Montiron. E’ strettamente collegata, dunque, al progetto della nuova linea di trasporto pubblico locale. Il progetto non prevede lo scavo di nuovi canali nella laguna nord, si tratterà solo di fare la pulizia del fondale di un canale esistente. Altro passo da compiere è l’individuazione in area Montiron di un sito dove realizzare l’approdo foraneo con relativo parcheggio scambiatore per le auto. Quindi si dovrà provvedere alla stipula delle convenzioni con gli enti coinvolti e trovare le risorse per finanziare l’avvio del servizio. Insomma, il percorso è ancora lungo. Ma l’iter è delineato e la volontà politica di attivare il servizio c’è. Servizio che sarà svolto con battelli simili a quelli di Alilaguna, ovvero di dimensioni ridotte rispetto ai normali vaporetti.