Territorio

Eraclea, rete fantasma da pesca recuperata in mare dalla guardia costiera

10 Aprile 2025

La guardia costiera di Caorle e l’associazione MareVivo hanno portato a termine un’operazione congiunta di rimozione di una rete sommersa, dalle grandi dimensioni, presente sul litorale di Eraclea. L’intervento, particolarmente significativo per la tutela dell’ecosistema marino e costiero, ha permesso di eliminare una seria minaccia per la fauna e la flora marina della zona.

Le reti fantasma, come vengono chiamati gli attrezzi da pesca abbandonati o perduti in mare, rappresentano infatti un pericolo costante e invisibile che persiste negli ecosistemi per decenni. La griglia recuperata ad Eraclea, situata a notevole profondità, costituiva una vera e propria trappola mortale per numerose specie, alcune delle quali protette, che vi rimanevano impigliate senza possibilità di fuga.

L’impatto ambientale di questi attrezzi abbandonati, secondo gli esperti, è drammatico poiché continua a catturare organismi marini nel fenomeno noto come “pesca fantasma”. Al contempo soffoca le praterie di Posidonia e altre comunità bentoniche, si degrada in microplastiche che entrano nella catena alimentare marina e altera gli habitat riducendo sensibilmente la biodiversità locale. La collaborazione tra la Guardia Costiera e MareVivo ha garantito non solo l’efficacia dell’operazione, ma anche una precisa documentazione dell’impatto dell’attrezzo abbandonato e delle specie coinvolte.

«Questi interventi – fa sapere la guardia costiera – si inseriscono in un piano più ampio di monitoraggio e bonifica dei fondali, essenziali per contrastare una delle forme di inquinamento più dannose ma meno visibili dei nostri mari. L’operazione rientra nelle iniziative di rigenerazione delle coste e di contrasto all’inquinamento da plastica, con l’obiettivo di sensibilizzare anche gli operatori del settore verso pratiche di pesca più sostenibili e responsabili e di preservare la salute del nostro mare per le generazioni future».