Calcio: Antonio Zappi, un arbitro sandonatese alla ribalta nazionale
18 Febbraio 2021C’è anche un sandonatese, Antonio Zappi, ai vertici degli arbitri nazionali. Zappi è stato eletto nel Comitato nazionale dell’Associazione Italiana Arbitri, in qualità di candidato per la macroregione Nord nella lista che ha sostenuto Alfredo Trentalange, il nuovo presidente dell’Aia.
Originario di Viterbo, Zappi è stato arbitro nazionale dal 1993 al 1998. Poi, dopo aver ricoperto l’incarico di segretario della sezione di Bassano del Grappa, si è trasferito a San Donà, dove tuttora risiede nella frazione di Mussetta. Fa parte della sezione Aia di San Donà da oltre vent’anni. È stato nominato prima componente del Comitato regionale veneto dal 2004 al 2007 e poi vice presidente dal 2007 al 2010, quando è diventato il responsabile del Servizio ispettivo nazionale dell’Aia, ruolo che ha ricoperto per sette stagioni. Nel 2016 tentò la corsa alla presidenza, non riuscendo a prevalere su Marcello Nicchi. Adesso l’elezione nel Comitato nazionale, nella squadra di Trentalange.
“Il mio primo ringraziamento va alla sezione di San Donà, che mi ha sostenuto, e, in particolare, al mio giovane e capace presidente Andrea Marangon”, commenta Zappi, “è una grande soddisfazione poter rappresentare il Veneto arbitrale, che mi ha dato un grande contributo. E me lo diede già quando fui il candidato presidente, sfidante di Marcello Nicchi nel 2016. Allora andai a Roma con grande orgoglio a rappresentare, all’epoca unitariamente, il Veneto e tutto il Nordest. Anche se non riuscimmo nell’impresa. Ma stavolta, grazie anche alla candidatura di Trentalange e di Alberto Zaroli, il Nord in maniera integrale si è schierato per il cambiamento”.
Ma quale sarà l’impegno di Zappi a Roma? “L’impegno di tutti noi è rilanciare l’immagine degli arbitri mediante l’apertura alla comunicazione mediatica, la trasparenza associativa nei bilanci e lo sviluppo d’iniziative d’immagine per gli arbitri e il reclutamento. Abbiamo perso seimila arbitri. Compatibilmente con l’emergenza pandemica, bisognerà ripartire con il reclutamento”.