Sport

Musile, calcio amatoriale: il San Donato compie 30 anni

11 Ottobre 2020
Il loro trentennale l’avevano immaginato diverso, con un nutrito programma di eventi. Ma la pandemia ha costretto a ripensare tutto. Non ha cancellato però la voglia di celebrare l’evento. Trent’anni, infatti, sono un traguardo notevole. Raggiunto in questo 2020 dall’A.C. SANDONATO, squadra di calcio amatoriale di Musile di Piave.
 
Il Sandonato nasce ufficialmente come associazione il primo giugno 1990. L’origine del nome e del simbolo, (due galli capponi), sono un riferimento alla tradizione storica di Musile. Fin dalla sua origine partecipa con una squadra al Campionato annuale della Categoria Amatori. I colori sociali sono bianco e rosso e i praticanti la sola attività sportiva sono attualmente oltre 40.
 
Ma, oltre che per continuare da ex giocatori a divertirsi nella pratica del calcio amatoriale, l’associazione è stata fondata con lo scopo di dedicare una particolare attenzione alle iniziative di carattere sportivo, ricreativo, culturale nonché sociale. Per questo sono state tantissime le iniziative promosse in questi anni in paese. Su tutte il celebre Palio Sandonato, rimasto nel cuore dei musilensi e di cui si sono celebrate 16 edizioni, arrivando a conteggiare fino a 8 mila presenze all’anno. Un palio che prevedeva momenti di sport (le gare tra le contrade e il torneo di calcio amatoriale), di cultura (il concorso di pittura con le scuole, l’annullo postale, il concorso per la migliore scenografia delle contrade), di spettacolo (Teatro o Cabaret) e socialità, con la cena in piazza. Senza dimenticare le tante altre iniziative promosse durante l’anno. Almeno fino al 2011, quando la crisi economica ha costretto l’associazione a concentrarsi solo sulla pratica sportiva. Da non dimenticare poi l’impegno per il miglioramento delle strutture del campo di via San Giovanni.
 
“I 30 anni sono un traguardo che avremmo voluto festeggiare in modo adeguato e, per tempo all’inizio dell’anno, era stato stilato il programma dettagliato degli eventi”, spiegano dall’associazione, “Per la ben nota situazione sanitaria, come per molti altri, abbiamo dovuto desistere e rinviare tutto, magari al prossimo anno per festeggiare i “30 + 1”. Abbiamo comunque voluto dare un segno di vita e di reazione positiva. Così è stato ideato un logo per i 30 anni e abbiamo fatto realizzare una serie limitata, numerata, di 100 pezzi di mascherine personalizzate. Successivamente, rispettando tutti i criteri del caso, abbiamo scattato due foto, a loro modo storiche: una con la prima squadra e una con aggiunti tutti i soci dei trent’anni inclusi i consiglieri e i sei fondatori”. Confermata anche la tradizione goliardica del Pie di Legno, riconoscimento che per il 2020 è andato a Emanuele Ara.