Cronaca

Confcommercio dopo il “caso Muretto a Jesolo: «sì, ai controlli, no alle chiusure»

30 Luglio 2020

«Si è sempre detto che con il Covid-19 ci dovevamo convivere. Quindi, nel pieno rispetto di tutte le regole, che, come imprenditori, siamo i primi a volere seguire e fare seguire, non creiamo allarmismo e sensazionalismo. Sì ai controlli, sì alle regole, no alle chiusure. Bene ha fatto il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia ad intervenire. Lo appoggiamo su tutta la linea».

La Confcommercio San Donà-Jesolo interviene dopo le polemiche sollevate a seguito del “caso” Muretto, la discoteca finita sotto i riflettori per un caso di assembramento (che si sarebbe creato verso la fine della nottata quando, fino ad un certo punto, tutto era andato bene, con il rispetto dei protocolli).

«Se vogliamo convivere con il virus, vanno accettate anche certi tipi di situazioni, dobbiamo smetterla di essere ipocriti», aveva commentato il sindaco, facendo un discorso generico, senza volere dare alcuna giustificazione sull’accaduto. «Se è vero che in discoteca si va per ballare, credo che certi episodi in qualche modo vadano messi in conto o comunque accettare. Non li vogliamo accettare? Scelta legittima, ma allora non c’è che una soluzione: quella di chiudere tutto e tornare al lockdown». Un discorso che vale per tutti, ha poi aggiunto il primo cittadino, parlando di ogni situazione di vita quotidiana.

«Appoggiamo il sindaco Zoggia su tutto – il commento di Confcommercio – basta criminalizzare i gestori: se qualcuno, in generale, sbaglia, è giusto che paghi; però non si crei allarmismo. Jesolo è probabilmente la località turistico-balneare che meglio sta reagendo al post lockdown, con molti turisti, eppure gli unici due focolai sono stati di importazione, ovvero alla Croce Rossa (sul quale ci siamo già espressi, presentando anche un esposto) e con i cittadini del Bangladesh. Questo significa che la città, gli imprenditori e l’Ulss4 stanno facendo tutti un ottimo lavoro. Diciamo a tutti: continuiamo a rispettare le regole e fare attenzione, ma al tempo stesso capiamo in che situazione particolare ci troviamo. Ed ai cittadini, tutti, diciamo: diamoci una mano, non facciamo a gara a chi gioca a fare il giornalista per evidenziare eventuali carenze pubblicandole sui social. Ognuno faccia il proprio mestiere, come le autorità fanno il loro».

Così come non vanno colpevolizzate le discoteche, come aveva evidenziato il presidente Silb-Confcommercio, Franco Polato.

«La nostra associazione è sempre stata per il rispetto delle regole, a prescindere dalla situazione Covid che stiamo vivendo, per cui, una volta accertati i fatti, se qualcuno ha delle colpe dovrà assumersene la responsabilità. Detto questo, siamo consapevoli che le regole imposte sono in qualche modo incompatibili o comunque difficili per il nostro lavoro; noi cerchiamo di fare il massimo per rispettarle e farle rispettare. Per cui, se vengono riscontrati degli episodi, non si colpevolizzi una intera categoria. E comunque vediamo quotidianamente alcune situazioni da stigmatizzare, in vari contesti, dai trasporti pubblici ai supermercati, via Bafile, etc: tutti devono rispettare le regole e i controlli devono valere per tutti».