Cultura ed Eventi

D’acque e di terre, mostra temporanea digitale per i Musei Civici Sandonatesi

19 Aprile 2020

Dai primi giorni dell’emergenza COVID 19, la rete dei Musei Civici Sandonatesi ha scelto di fare proprio l’hashtag #laculturanonsifermamai, mettendo in campo uno sforzo di innovazione per farsi vicina ai cittadini, proponendo una serie di attività culturali in forme inedite. Tra questi, la strutturazione di un vero e proprio spazio espositivo virtuale, inaugurato in occasione della mostra “Poesie Incise”, che fino al 30 aprile ospiterà la mostra “D’acque e di terre” in collaborazione con l’Accademia d’arte Vittorio Marusso.

 

Chiara Polita, assessore alla cultura San Donà di Piave:
«Soprattutto nell’attuale contesto, impoverito di occasioni di confronto e dialogo, la cultura diventa un importante aggregatore sociale: ovvero spazi virtuali di incontro con la bellezza, di stimolo e riflessione, come anche di provocazione e di nascita di nuove idee. In questa seconda mostra è protagonista il paesaggio di acque e di terre delle nostre zone che troppo spesso diamo per scontato e di cui oggi, più che mai, sentiamo nostalgia. Ringrazio l’Accademia Marusso, il maestro Giovanni Cesca e gli artisti che hanno reso possibile questo secondo appuntamento».

 

Sara Campaner, Direttore dei Musei Civici Sandonatesi:
«A fianco di un’intensa attività sui social media, volta ad offrire stimoli e occasioni di svago e riflessione per grandi e piccini in questi giorni reclusi, abbiamo anche pensato ad aprire un vero e proprio spazio espositivo digitale, un ambiente in cui artisti del territorio espongono virtualmente le proprie opere. Un sentito ringraziamento va all’Accademia d’Arte Marusso, che ha collaborato sia alla prima esposizione “Poesie Incise” che all’attuale “D’acque e di terre”».

 

Giovanni Cesca, artista:
«La mostra online proposta dall’Assessorato alla Cultura e dai Musei Civici di San Donà di Piave, offre l’occasione di proporre un tema riguardante il paesaggio declinato nei due aspetti fondamentali che riguardano il territorio: l’acqua e la terra. Nel titolo della mostra “D’acque e di terre“ viene indicata tale specificità ma in quel plurale viene anche tenuto presente quanto individuato nei percorsi personali nel corso degli anni, estendendo di fatto l’indicazione locale ad altri ambiti, esiti di memorie e di luoghi dei propri vissuti sedimentati nel tempo. A tale proposito, oltre alle acque del Piave e dei corsi d’acqua dell’entroterra veneto, ci sono acque delle lagune, del mare Mediterraneo e persino del golfo arabico. Le acque trovano corrispondenze con le relative riviere e con le campagne che si aprono fino alle colline della pedemontana. In buona parte possiamo identificare questi dipinti all’interno della pittura di genere ma, come si può notare, alcuni esiti parlano un linguaggio personale e sono frutto di una ricerca originale che merita un ulteriore e adeguato approfondimento. Ci sono paesaggi che consentono di riconoscere i luoghi dipinti per la loro fedeltà all’immagine originaria ed altri più evocativi che vivono nell’espressione di una memoria intensamente personale, intrisa di stati emotivi che strutturano quel particolare tipo di rappresentazione non accademica. Anche questo territorio, peraltro enigmatico, è interessante sondare e osservare».

 

Il link alla mostra temporanea digitale: clicca qui