Cronaca

Acrib – Confindustria Venezia al Micam con 27 imprese calzaturiere associate e 47 collezioni

21 Febbraio 2020

Con ben 27 aziende associate e 47 collezioni, Acrib – Sezione calzature di Confindustria Venezia Area Metropolitana di Venezia e Rovigo è stata ampiamente rappresentata al Micam, che si è concluso mercoledì alla Fiera di Milano. All’89a edizione del salone internazionale leader del settore calzaturiero, organizzato da Assocalzaturifici, hanno partecipato 1205 espositori in totale, 628 italiani e 577 stranieri, i quali hanno presentato in anteprima le proposte autunno-inverno 2020-2021.

Punto di riferimento per gli operatori del comparto, il Micam conferma il proprio ruolo di palcoscenico privilegiato per la promozione delle nuove tendenze. Allo stesso tempo, costituisce una fondamentale occasione per l’avvio o il consolidamento di relazioni commerciali. Per alcune aziende del distretto le azioni di incoming e marketing territoriale organizzate in Riviera del Brenta hanno favorito l’incontro di domanda e offerta. In occasione del salone, poi, i contatti creati con buyers internazionali si sono ulteriormente sviluppati.

Forti del rapporto costruito con una clientela fidelizzata, principalmente estera, numerose imprese della Riviera del Brenta rimangono fedeli al proprio stile. Altre si aprono alla sperimentazione di nuovi linguaggi, per esplorare diverse prospettive di business. Alcune si applicano nella ricerca dei materiali, impiegando ad esempio tessuti di riciclo, e provano nuove tecniche di lavorazione come la cubicatura (stampa ad immersione). Fra le tendenze si conferma la sneaker, un modello con il quale alcuni si sono già cimentati, integrando la produzione delle linee più classiche. Particolare attenzione, poi, è dedicata ai temi della sostenibilità e della tracciabilità. Grande successo, infatti, ha riscosso il progetto “Tracciabilità, Certificazione e Anticontraffazione dei prodotti Made in Italy”, coordinato dal Politecnico Calzaturiero. Attraverso un dispositivo tecnologico che identifica in modo univoco i prodotti moda (QR Code o NFC) e certifica le informazioni fornite dal produttore, favorisce uno scambio più diretto tra aziende e consumatore, valorizzando gli asset del territorio, il bello e il ben fatto. Il progetto, inoltre, promuove nuove forme di comunicazione in collaborazione con i negozi e i distributori internazionali e realizza laboratori di ricerca sui temi della tracciabilità e della sostenibilità, con il supporto delle Università venete.

 

Gilberto Ballin, Comitato di presidenza Acrib – Sezione calzature di Confindustria Venezia:
«L’affermazione della presenza e la crescita sui mercati esteri è il principale obiettivo delle nostre aziende. Per questo dobbiamo fare sistema, anche attraverso la partecipazione ad iniziative quali il Micam, che sotto la guida del Presidente Siro Badon ha ricevuto un notevole impulso. Le imprese del distretto sono inoltre chiamate a fare rete, per moltiplicare le competenze nell’ambito dell’innovazione, della digitalizzazione, dell’internazionalizzazione, della sostenibilità, della comunicazione. Un chiaro esempio di aggregazione è il Politecnico Calzaturiero. Punto di riferimento per la formazione delle maestranze, favorisce il mantenimento di elevati standard qualitativi con importanti ricadute, anche in termini di valore, nel nostro territorio».

 

Il giro d’affari del Distretto Calzaturiero della Riviera del Brenta nel 2018 ha sfiorato i 2,1 miliardi di euro, contribuendo complessivamente al 62,1% del fatturato del settore in Veneto e al 20,7% di quello nazionale. La produzione ha superato i 20 milioni di paia. Le calzature, principalmente da donna, sono esportate per il 92% in tutto il mondo.