Cronaca

Luciano Pareschi, dal cammino di Santiago alla vetta dell’Himalaya

29 Gennaio 2020

Ha fatto per ben due volte la “100 km del Sahara”, è appena tornato dal “Cammino di Santiago di Compostela” ed ora punta a conquistare la cima dell’Himalaya.

Per uno come Luciano Pareschi abituato a dare adrenalina attraverso le attrazioni di Caribe Bay, parco a tema acquatico numero uno in Italia e tra i primi sette al mondo, non deve essere facile trovare qualcosa che gli regali i brividi lungo la schiena. Lui che nella vita ha provato personalmente tutte le attrazioni dei parchi sparsi nel mondo.

E così nel 2010 e nel 2013, dopo che gli organizzatori hanno rinnovato l’evento, con programmi rivolti ad un target più ampio di potenziali partecipanti, ha preso parte alla “100 km del Sahara” (maratona in 4 tappe, da 25 km a tappa, nel più vasto deserto del pianeta).

Ora, invece, ha voluto realizzare un suo desiderio, ovvero percorrere gli 800 chilometri del “Cammino di Santiago di Compostela”, il più lungo itinerario che i pellegrini del Medioevo intraprendevano, tra Francia e Spagna, per giungere al santuario di Santiago di Compostela, oggi dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

 

Luciano Pareschi, gestore di Caribe Bay:
«è un continuo mettersi alla, sono sfide estreme sotto tutti i punti di vista. Per quanto riguarda il Cammino, era un desiderio che avevo da sempre e che pensavo di non riuscire mai a fare. Ho deciso all’improvviso, ho preso il mio zaino (15 kg sulle spalle) e sono partito. L’ho voluto fare nel periodo più difficile, quello invernale (mi sono anche imbattuto in due tormente di neve), con le intemperie e senza gente, dormendo negli ostelli e affrontando momenti difficili.

Dicono che i primi 10 giorni siano per il corpo, quindi per la mente e poi per lo spirito: è effettivamente così. In quei giorni ho riavvolto il film della mia vita. Ci sono stati momenti in cui ti veniva la tentazione di mollare, ma volevo arrivare alla fine a tutti i costi. In cosa potrà aiutarmi? Queste esperienze ti mettono alla prova e sai che se vuoi andare avanti nella vita, devi stringere i denti, senza mai mollare. Ti rafforzano la caparbietà e la determinazione.

È tutta la vita che le cerco le sfide: ricordo anche quando ho nuotato nell’oceano in mezzo agli squali o quando sono entrato nella gabbia con le tigri del circo Orfei. Però penso che la sfida più estrema mai sopportata sia proprio il Caribe Bay».

 

Ma ora Pareschi sta pensando a un altro obiettivo: scalare l’Himalaya.

«Ho un amico che è stato più volte capo spedizione. Non mi dispiacerebbe provare quella esperienza, con lui ne ho già parlato».