Cosa ci può essere chiesto durante un controllo di polizia?
2 Novembre 2020Sarà capitato a ciascuno di noi di trovarsi in una sorta di imbarazzo quando, alla guida della nostra macchina, veniamo fermati per un controllo da una pattuglia FF.OO.: domande quali “cosa mi chiederanno”, “quali documenti dovrò esibire” o “rischio qualche sanzione” sicuramente avranno affollato la nostra testa almeno una volta. Vediamo quindi di fare un po’ di chiarezza e cercare di capire come comportarsi e cosa aspettarsi durante un normale controllo di routine.
Abbiamo tratto la questione l’avv. Giacomo Guidoni, legale iscritto alla sezione AIGA di Venezia di cui è stato il Presidente per due mandati consecutivi, dal 2013 al 2017. Nel biennio 2017-2019 ha rivestito anche la carica di coordinatore del Triveneto sempre all’interno dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati
- Avvocato, molti di noi si chiederanno se le FF.OO. possono controllare l’interno del nostro veicolo durante un controllo. Possiamo fare chiarezza?
Anzitutto possiamo dire che, nel momento in cui veniamo fermati, il nostro veicolo può tranquillamente essere sottoposto ad un controllo anche interno.
Il controllo all’interno del mezzo può avvenire sia se si vuole verificare la sua idoneità alla circolazione stradale, sia – anche se questo capita davvero nella minor parte dei casi – se gli agenti hanno ragioni di prevenzione – si pensi ai controlli per combattere il traffico di stupefacenti – o di repressione – quando magari la polizia giudiziaria sta facendo delle specifiche indagini.
Bisogna ricordare che, per la giurisprudenza, la nostra macchina non è paragonata alla nostra casa e, in quanto tale, non gode della tutela del domicilio prevista dalla legge.
- Avvocato, molto se ne era discusso a suo tempo: il contrassegno di assicurazione. Sappiamo che oggi il contrassegno è “dematerializzato” ma ci sono stati casi in cui gli agenti hanno ugualmente comminato una sanzione perché il conducente del veicolo non aveva con sé la documentazione cartacea che attestasse la copertura assicurativa. Possiamo fare chiarezza sul punto?
Un’altra questione sempre attuale riguarda la necessità o meno di avere con sé il contrassegno della polizza assicurativa. Dalla fine del 2015, con la digitalizzazione dei certificati, non è più obbligatorio esporre il tagliando sul lunotto anteriore; in caso di controllo, infatti, alle forze dell’ordine è sufficiente fare una verifica incrociata con il numero di targa del mezzo per sapere se la macchina è assicurata o meno.
Questo nella teoria.
In realtà, troppe volte è accaduto che gli agenti, non in grado di fare questa verifica on line, chiedano di vedere la copia cartacea dell’assicurazione. Per questa ragione l’automobilista che non sia in grado di mostrare una copia del tagliando, anche in formato digitale via smartphone, potrebbe vedersi elevata la multa per mancata esibizione dei documenti con una sanzione pecuniaria che va da 41,00 a 168,00 euro.
- Avvocato, al fine di poter sanzionare un classico eccesso di velocità, è sempre necessario che gli agenti accertatori dispongano di uno strumento elettronico oppure è sufficiente la percezione dell’operatore di polizia che potrebbero sanzionarci anche solo per aver ritenuto la nostra condotta di guida pericolosa?
Questo è, verosimilmente, il principale motivo per cui un automobilista viene fermato dalle forze dell’ordine: l’eccesso di velocità.
Si è molto dibattuto sul fatto che fosse necessario o meno per gli agenti documentare la velocità elevata mediante rilevatori elettronici come i famosissimi autovelox. Nella maggior parte dei casi – occorre dirlo – le multe elevate per queste violazioni sono sempre accompagnate da rilevazioni fatte con strumenti e non lasciate alla valutazione soggettiva dell’accertatore: non basterebbe, in altre parole, l’occhio del vigile per sanzionare l’eccesso di velocità.
Bisogna però ricordare che il Codice della Strada contiene un articolo, il 141, che stabilisce come sia obbligo del conducente regolare la velocità del veicolo in modo da evitare ogni pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose. Questo, ovviamente, lascia uno spazio interpretativo che permetterebbe ad una pattuglia sprovvista di autovelox, quindi non in grado di rilevare oggettivamente la velocità con cui si procede, di sanzionare il guidatore per aver tenuto una guida non in linea con le caratteristiche dei luoghi e quindi giudicata da loro pericolosa.
- Avvocato, potrebbe accadere di non accorgersi della presenza della classica pattuglia a bordo strada. Cosa accadrebbe se mancassimo di arrestare il veicolo all’invito degli operatori di polizia dislocati presso un posto di controllo?
È una domanda molto frequente: cosa ci succede se ignoriamo la paletta?
Dando per scontato che un simile comportamento non è mai consigliabile, va ricordato che il Codice della Strada sanziona tale condotta con una multa che va da 84,00 a 335,00 euro. E questo, ovviamente, laddove ci si trovi ad ignorare quello che in gergo viene definito un posto di controllo, ovvero una situazione con la classica pattuglia composta da due o tre agenti appostati sul bordo della strada. Accanto a questa previsione, infatti, la legge prevede anche il caso di cui non ci si fermi ad un posto di blocco: la differenza tra i due sta nel fatto che il blocco riguarda entrambi i sensi di circolazione della strada interessata, può presentare una corsia di canalizzazione del traffico e, sicuramente, la presenza di molti più agenti. Non rispettare l’invito a fermarsi, in questo caso [del posto di blocco; n.d.r.], porta a conseguenze molto più serie non solo nell’ammontare della sanzione ma può anche avere conseguenze penali per resistenza a pubblico ufficiale.
Intervista a cura di Luca Cadamuro