Territorio

Costa Veneta, assistente bagnanti, nuovo protocollo d’intesa tra Fisa e Anab: “Un futuro più sicuro per tutti”

4 Aprile 2025

In un’epoca in cui la sicurezza in acqua è diventata una priorità assoluta, la Federazione Italiana Salvamento Acquatico (FISA) e l’Associazione Nazionale Assistenti Bagnanti (ANAB) hanno unito le forze in un protocollo d’intesa firmato dai rispettivi presidenti Raffaele Perrotta e Guido Ballarin. L’accordo segna un passo avanti nella professionalizzazione e nella protezione di questa figura, garantendo standard di sicurezza più elevati e un unico linguaggio per tutti coloro che frequentano ambienti acquatici e non solo.

Il cuore di questa collaborazione risiede nell’impegno condiviso di entrambe le organizzazioni a elevare e unificare gli standard professionali attraverso programmi di formazione congiunti con aggiornamenti continui, fornendo agli assistenti bagnanti competenze più aggiornate e all’avanguardia, comprese quelle necessarie per affrontare efficacemente le emergenze in acqua e soprattutto in mare. Il protocollo, inoltre, per la prima volta si concentra sulla valorizzazione del ruolo dell’assistente bagnanti, riconoscendone l’importanza cruciale nella prevenzione degli incidenti e nel salvataggio di vite umane. Un capitolo è stato riservato alla promozione della sicurezza in acqua, senza dimenticare l’aspetto dedicato al futuro: all’interno del documento sono state inserite informazioni sulla gestione contrattualistica e l’assistenza legale specifica per la categoria in modo da accompagnare gli assistenti bagnanti ed assisterli nelle sfide burocratiche che incontrano affrontando il mondo del lavoro.

«La sinergia tra Fisa e Anab – spiegano i due presidenti, Raffaele Perrotta e Guido Ballarin – promette di innalzare il livello di sicurezza in piscine, spiagge e altri ambienti come quello della protezione civile. Grazie a questa collaborazione gli assistenti bagnanti saranno meglio preparati ad affrontare le sfide del loro lavoro. Questo protocollo d’intesa rappresenta un esempio virtuoso di come la collaborazione tra organizzazioni altamente competenti possa portare a risultati significativi nella protezione della vita umana».