Turismo, uno studio sul turismo accessibile della Conferenza dei sindaci del litorale Veneto
24 Marzo 2025Negli ultimi tre anni i comuni della costa veneta hanno intrapreso un percorso di analisi del grado di accessibilità dei territori e delle strutture ricettive per avere una maggiore consapevolezza – finalizzata anche a un maggiore sviluppo – del settore del turismo accessibile. Grazie all’indagine triennale realizzata da Village 4 All e commissionata dalla Conferenza dei Sindaci del Litorale Veneto, sono emersi dati significativi sullo stato attuale dell’accessibilità e sulle prospettive future.
«Il progetto ha analizzato tre aspetti fondamentali: la consapevolezza dell’argomento e gli strumenti esistenti per l’accessibilità come ad esempio i PEBA (Piani di eliminazione delle barriere architettoniche), la formazione delle figure coinvolte (dalla pubblica amministrazione, alle aziende e associazioni del territorio) e, infine, il valore economico del turismo accessibile per le imprese locali – ha spiegato Roberto Vitali, CEO di Village 4 All –. I risultati parlano chiaro: il 43% delle aziende turistiche ha già aderito a progetti dedicati all’accessibilità, mentre il 40% intende investire ulteriormente in miglioramenti.
I dati raccolti da oltre 100 imprese del settore hanno evidenziato che l’accessibilità non riguarda solo le persone con disabilità certificate, ma anche una vasta fascia di turisti con esigenze specifiche, come gli over 65, le persone con difficoltà motorie temporanee o coloro che necessitano di attenzioni alimentari particolari. Ad esempio, il 98% delle strutture ricettive hanno ospitato clienti con difficoltà motorie, il 70,6% con esigenze alimentari e il 62,7% con bisogni cognitivi».
Numerosi interventi per migliorare l’accessibilità dei territori e delle spiagge sono già in programma: dall’installazione di rampe e ascensori alla creazione di mappe tattili e buffet adatti a chi ha intolleranze alimentari.
Roberta Nesto, presidente della Conferenza dei Sindaci del litorale Veneto e sindaco di Cavallino-Treporti, ha sottolineato l’importanza di una «visione unitaria e di un dialogo costante tra pubblico e privato per garantire una crescita sostenibile e inclusiva. Il nostro obiettivo è che, in un futuro non lontano, non si parli più di turismo accessibile come di una nicchia, ma di turismo per tutti».
Il report commissionato dalla Conferenza conferma che investire in accessibilità non è solo una questione etica, ma anche una scelta strategica. Il turismo accessibile rappresenta infatti il 15% del fatturato delle imprese della costa veneta, con una tendenza di crescita costante.
Un punto critico rimane la comunicazione: solo il 21% delle imprese dispone di una sezione dedicata all’accessibilità sui propri siti web. Anche su questo fronte, formazione e sensibilizzazione saranno determinanti per garantire che il turismo accessibile diventi un vero motore di crescita per l’intero territorio.