Viabilità, casello di Bibione, Autostrade Alto Adriatico incontra la Fondazione Think Tank Nordest
25 Febbraio 2025Torna attuale il tema del casello di Alvisopoli-Bibione, opera che in futuro consentirà un migliore afflusso del traffico verso la nota località balneare veneziana. A parlarne, a Trieste, i vertici di Autostrade Alto Adriatico assieme alla Fondazione Think Tank Nordest, che ha chiesto un apposito incontro. L’intervento infrastrutturale, secondo quanto emerso, si farà ma la priorità per la Concessionaria è ora il completamento della terza corsia.
In riferimento al futuro casello di Bibione, già nel lato nord dell’autostrada, dove la carreggiata è stata allargata, poco dopo il bosco di Alvisopoli in direzione Venezia, sono state realizzate, nel 2019 le piste di accelerazione e decelerazione (ora non visibili per la presenza delle barriere di sicurezza) del futuro svincolo. Il piano economico stima in 69,8 milioni di euro il costo dell’intera opera comprensiva di nuovo svincolo autostradale, nuovo casello dotato di otto porte, nonché della nuova viabilità di collegamento, di lunghezza complessiva pari a circa 3,7 chilometri, che, attraversando la provinciale 73 e la linea ferroviaria Venezia-Trieste, si innesta sulla statale 14, dalla quale è poi possibile raggiungere il territorio del Veneto sud-orientale e la località balneare di Bibione.
«Questo dimostra – ha affermato il presidente di Autostrade Alto Adriatico Marco Monaco – che la società è sensibile al tema e alle richieste del territorio. Ma c’è un preciso cronoprogramma nel piano finanziario che mette al primo posto il completamento della terza corsia della A4 Venezia – Trieste. A oggi sono stati realizzati circa 60 chilometri. Completare e rendere questa infrastruttura che collega l’Est e l’Ovest dell’Europa è anche “un dovere morale” nei confronti di cittadini, famiglie, imprese e lavoratori. In questo quadro già delineato, l’inserimento in corso di altre opere concomitanti alla costruzione della terza corsia rischierebbe di creare disequilibri di bilancio nel piano finanziario, che porterebbe a due conseguenze: ritardi nel completamento del tratto tra San Donà e Portogruaro e aumento delle tariffe dei pedaggi per rientrare nella copertura economica, con inevitabile aggravio dei costi su cittadini e imprese».
La Fondazione Think Tank Nordest ha spiegato le ragioni che rendono necessario anticipare la realizzazione del casello.
«Ora – ha detto il presidente della Fondazione Antonio Ferrarelli – si tratta di valutare tutte le possibili soluzioni per riuscire a realizzare in tempi brevi uno svincolo strategico per la Venezia Orientale e il Friuli Venezia Giulia. È opportuno ricordare che l’autostrada attraversa l’unica area d’Europa caratterizzata dalla commistione tra grandi flussi turistici e consistenti movimenti di merci: le auto dei turisti in arrivo sul litorale dell’Alto Adriatico (28 milioni di presenze da Cavallino a Grado), si uniscono ai tir in viaggio tra la piattaforma industriale del Nord Italia e i Paesi dell’Europa Centro Orientale. Ed infatti il traffico continua a crescere».