San Donà, Camera Avvocati: Rafforzare i presidi di giustizia sul territorio
8 Febbraio 2025La Camera degli Avvocati di San Donà di Piave riafferma il proprio impegno nel mantenimento e nel potenziamento dei servizi giudiziari locali. In risposta ai recenti articoli apparsi sulla stampa, l’avv. Victor Rampazzo, presidente della Camera degli Avvocati di San Donà di Piave, sottolinea come «la comunità forense sandonatese sia sempre stata favorevole al mantenimento del Tribunale di San Donà di Piave. Alla vigilia della chiusura delle sezioni distaccate durante il mandato del Ministro Severino nel Governo Monti, la Camera degli Avvocati presentò al Ministro uno studio realizzato dalla Facoltà di Statistica dell’Università di Udine, evidenziando che il Tribunale di San Donà possedeva tutte le caratteristiche per essere qualificato come Tribunale Ordinario e non come semplice sezione distaccata.
Oggi se si intende giustificare la riapertura di un Tribunale come quello di Bassano, ex sezione distaccata, per il carico di lavoro, sarebbe coerente rivedere i parametri per la riapertura di altri uffici giudiziari, come Tribunali Ordinari o quantomeno come sezioni distaccate».
In ogni caso, la Camera degli Avvocati di San Donà di Piave conferma il proprio impegno affinché vengano rafforzati i presidi di giustizia sul territorio, a partire dal mantenimento e dal potenziamento dell’Ufficio del Giudice di Pace.
«Questo ufficio, di vitale importanza, ha visto la Camera degli Avvocati sempre in prima linea per difenderne la permanenza – precisa Rampazzo –. Tali presidi devono essere sostenuti non solo con l’aumento dell’organico, ma anche con l’individuazione di una nuova sede.
La Camera degli Avvocati rimane pronta a sostenere qualsiasi iniziativa che vada nella direzione della tutela dei diritti e del rafforzamento dei servizi giudiziari nel territorio».
«Investire nella giustizia di prossimità, ossia avere magistrati e uffici giudiziari il più possibile vicini ai cittadini, anche fisicamente, è certamente una priorità di questa amministrazione – commenta il sindaco Alberto Teso –. Anche per questo stiamo lavorando per realizzare una nuova sede del giudice di pace, in quella che ci piacerebbe diventasse una Cittadella della giustizia nell’ex cantina sociale di porta nuova.
Parlare di tribunale a San Donà, come giustamente ricorda la camera degli avvocati, avrebbe un senso non più riferendoci ad una sede distaccata di quella di Venezia, ma come tribunale autonomo.
Cosa che avrebbe significato solo riproponendo l’idea di una nuova provincia della Venezia Orientale».