Territorio

San Donà-Musile, rinforzo arginale del Piave

10 Dicembre 2024

Aggiudicato dalla Regione Veneto l’appalto del secondo stralcio per i lavori di rinforzo dell’argine del Piave, denominato “Intervento di diaframmatura e ringrosso delle arginature del fiume Piave nelle aree a valle del ponte sulla SS 14 (Ponte della Vittoria) a difesa degli abitati di San Donà di Piave e Musile di Piave”.

«Dopo il completamento della prima parte dell’opera, dal Ponte Granatieri verso valle, ora questo secondo intervento ha ad oggetto il tratto compreso tra i due ponti, a valle di quello della Vittoria – spiega il sindaco di San Donà Alberto Teso –. Si tratta di un appalto per complessivi € 2.514.215,58, aggiudicato all’impresa Isofond srl di Forlì».

A metà gennaio 2025 il via ai lavori:

Il 14 e 15 gennaio 2025 è prevista l’immissione in possesso dei terreni espropriati e a seguire inizieranno i lavori.

«La prima lavorazione prevista, che comincerà immediatamente per terminare entro marzo, è il taglio della vegetazione invasiva nell’area golenale interessata dall’intervento – aggiunge il sindaco Teso – . Seguirà l’opera di vero e proprio consolidamento dell’argine, che consisterà, come per la prima parte dei lavori, nella realizzazione di una barriera di cemento sul bordo interno dell’argine, lato golena, tale da eliminare completamente ogni rischio di rottura dell’argine medesimo in caso di piena».

Intervento per risolvere tre gravi punti a rischio cedimento arginale:

«Ricordo, infatti, che il rischio idraulico che interessa il nostro territorio e che sta rallentando tantissimo tutta l’attività edilizia del basso corso del Piave, è dovuto essenzialmente al rischio di cedimento dell’argine (l’Autorità di Bacino delle Alpi Orientali aveva individuato ben tre punti a grave rischio di cedimento tra il ponte della Vittoria ed Eraclea) – prosegue il primo cittadino –. Come già per il 1° stralcio il cantiere è organizzato per non interrompere la viabilità sulla strada provinciale.

La conclusione dei lavori avverrà entro il 2025 e, immediatamente dopo, contiamo di iniziare la procedura di rideterminazione del rischio idraulico, di fatto portandolo al minimo e consentire così la ripresa dell’attività edilizia.

Primo motivo di soddisfazione, però, per il quale ringrazio la Regione Veneto e l’assessore Gianpaolo Bottacin, che non ci ha mai fatto mancare il sostegno e la sua presenza, anche personale a San Donà, è rappresentato dalla messa in sicurezza del nostro territorio, da sempre in delicato equilibrio e soggetto ad un rischio idrogeologico grave e crescente».