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Portogruaro, Orietta Casolin alla 1001 Miglia Italia: stasera la partenza

16 Agosto 2024

Diciotto tappe e un itinerario da portare a termine in 134 ore. E’ la magia della 1001 Miglia Italia, competizione al via stasera da Parabiago, nel milanese, al centro sportivo “Venegoni-Marazzini”, struttura che farà da partenza e arrivo. Alla competizione ci sarà anche l’atleta portogruarese Orietta Casolin, sportiva non nuova a imprese sulla lunga distanza e in condizioni non favorevoli.

Casolin, nel 2021, aveva dato vita a una corsa contro la violenza sulle donne, che da Portogruaro la condusse direttamente a Roma. A fine marzo di quest’anno portò a termine La Flèche National, durata 24 ore, con arrivo a Firenze. Ora, per lei, una nuova sfida che parte tra le 19 e le 19.30.

«E’ un’avventura abbastanza impegnativa -commenta l’atleta- perchè sono circa 1600km con 16mila metri di dislivello. La prima parte di questo percorso è quasi tutta montagna. Al lago di Bolsena ci sarà il giro di boa e poi sarà più agevole. Fino ad ora i 1600km non li ho mai fatti ed è una cosa nuova per me: spero di riuscire a portarla a termine ma mi sento bene e molto fiduciosa. Conto di riuscire a finirla per mercoledì prossimo -conclude- anche se il termine ultimo sarà giovedì 22 agosto. Ce la metterò tutta come sempre».

I ciclisti, durante il percorso, incontreranno le “Strade di Coppi” a Castellania e scenderanno verso il mar Ligure. Risalendo le Alpi Apuane, denominate “I Marmi di Michelangelo”, entreranno in Toscana incontrando le Torri di San Gimignano, la Fortezza di Monteriggioni, Siena e le Crete Senesi per poi giungere nel Lazio fino all’incantevole lago di Bolsena. Risalendo l’Umbria e costeggiando il lago Trasimeno, i ciclisti passeranno nuovamente la Toscana dove incontreranno Cortona, la Foresta di Vallombrosa e l’autodromo del Mugello. Attraversando le strade dell’Emilia Romagna passeranno per Lugo e costeggiando il fiume Po risaliranno lungo la pianura padana per giungere nuovamente a Parabiago.

Le tappe con difficoltà altimetriche sono poste nei primi mille km, lasciando un rientro più dolce verso l’arrivo.

(di Alessio Conforti)