Eraclea, mostra sui giocattoli portati dal mare, un centinaio i visitatori all’Ex Fornace
14 Agosto 2024Curiosità, stupore e un pizzico di incredulità. Perchè si fatica a credere che il mare, in due anni e mezzo, dal Tagliamento a Cavallino-Treporti, riesca a restituire tutti quei giocattoli inutilizzati. Con questi stati d’animo si è conclusa, all’ex Fornace di Eraclea, la mostra “Affetti Abbandonati” realizzata da Danilo Biondi in collaborazione con il Circolo di Legambiente Veneto Orientale. Nei quattro giorni di apertura (3,4,10 e 11 agosto) i visitatori sono stati oltre un centinaio. Soprattutto turisti ma anche residenti dei comuni limitrofi, pronti a vedere con i loro occhi 3mila prodotti per l’infanzia recuperati nelle giornate di raccolta del materiale portato in spiaggia dopo le mareggiate degli ultimi due anni e mezzo.
«Possiamo dirci assolutamente soddisfatti -spiega l’attivista Danilo Biondi- perchè il messaggio è stato compreso da chi è venuto a visitare l’esposizione. Abbiamo avuto ospiti di lingua inglese e tedesca, ma anche da Milano e Treviso. Una bella esperienza, che ha funzionato grazie agli spazi giusti. La prima domanda che mi veniva posta era in quanto tempo fossi riuscito a raccogliere tutti quei giocattoli».
Particolarmente apprezzati i pezzi vintage, come macchinine e bambole degli anni ’60. Ma soprattutto la grande onda fatta di manine, secchielli e stampini. La risposta dei visitatori alla mostra di Eraclea è uno stimolo in più per l’attivista.
«C’è la consapevolezza -dice Danilo Biondi- che dal mare arriva sempre qualcosina di interessante, anche se non può mancare un po’ di dispiacere: ogni oggetto può essere riutilizzato oppure smaltito correttamente per la tutela del nostro ecosistema».
Il progetto comunque non è destinato a fermarsi. «Siccome amo camminare e fotografare la spiaggia -conclude Biondi- continuerò nelle raccolte anche i prossimi mesi, sempre puntando alla sensibilizzazione didattica: nel nostro circolo di San Stino verranno create due nuove sale permanenti dedicate ai rifiuti».