Cronaca

Jesolo, la polizia arresta cinque stranieri destinatari di provvedimenti di carcerazione

24 Luglio 2024

Giro di vite del commissariato di polizia di Jesolo che, nell’ambito del potenziamento dei controlli estivi, ha arrestato cinque cittadini stranieri ricercati in ambito europeo in quanto destinatari di altrettanti provvedimenti di carcerazione.

Nel dettaglio, gli agenti hanno rintracciato, in un campeggio, uno straniero di origini rumene sul quale pendeva un provvedimento di ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Milano, in quanto doveva espiare una pena residua di oltre 5 mesi di reclusione per reati contro il patrimonio.

In un secondo caso, l’attività investigativa ha consentito di individuare un bielorusso che si nascondeva in città, ricercato dalle autorità del suo Paese, dovendo scontare una pena di 7 anni di reclusione per il reato di evasione fiscale.

Inoltre, presso un altro campeggio, gli agenti hanno dato esecuzione a un ulteriore mandato di arresto europeo nei confronti di un quarantenne di nazionalità tedesca, ricercato per il reato di truffa, dovendo espiare una pena di 8 mesi.

Presso una struttura ricettiva del litorale jesolano, gli agenti hanno rintracciato un rumeno, destinatario di un mandato di arresto europeo per il reato di possesso e traffico di stupefacenti, per il quale era stato condannato alla pena di 3 anni.

Infine, gli agenti del Commissariato sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante due donne che si aggiravano con fare sospetto nei pressi di viale Venezia. Giunti sul posto, in breve tempo hanno individuato e fermato due giovani donne le quali non hanno saputo dare spiegazioni in merito alla loro presenza in quella zona.

Condotte in commissariato per gli accertamenti, sono risultate entrambe di etnia nomade gravate da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio. Una di esse è stata tratta in arresto e condotta presso il carcere Della Giudecca, poiché colpita da mandato di arresto emesso dalle autorità croate, e condannata a 5 anni per reati contro il patrimonio.

L’altra giovane, in quanto minorenne, è stata affidata ad una struttura protetta.