Costa Veneta, il Consiglio Veneto approva la mozione sul riconoscimento dello status di Città Balneare e/o di Comunità Marina
31 Luglio 2024Il Consiglio regionale del Veneto, in chiusura della seduta odierna, ha approvato all’unanimità la mozione n. 538, illustrata dal primo firmatario, la presidente della sesta commissione Francesca Scatto, rubricata “Riconoscimento dello status di Città Balneare e/o di Comunità Marina”.
La mozione impegna la Giunta regionale a effettuare ogni attività che possa agevolare l’iter per l’adozione di un disegno di legge nazionale definibile come “Misure per il riconoscimento, il sostegno e la valorizzazione delle Città Balneari e/o Comunità Marine” e, in particolare, a farsi promotrice nei confronti della X Commissione permanente (Attività produttive, commercio e turismo) della Camera dei Deputati, anche per il tramite della Conferenza delle Regioni, affinché si giunga al più presto al riconoscimento dello status speciale di Comunità Marine, nonché ad assicurare che le politiche adottate riflettano le necessità di queste località, considerando la loro capacità ricettiva e la pressione turistica, per mantenere e migliorare un buon bilanciamento tra la loro attrattività e sostenibilità.
La “città fisarmonica”
La “Città Balneare/Comunità Marina” è una destinazione turistica che si contraddistingue essenzialmente per avere un numero ridotto di residenti (mediamente meno di 15.000), ma un’elevata presenza turistica stagionale, arrivando a ospitare fino a 6 milioni di presenze turistiche nell’arco di pochi mesi e ciò comporta che in determinati periodi dell’anno i Comuni siano chiamati a far fronte a un elevato carico antropico, direttamente incidente sulla domanda di servizi pubblici, con dotazioni organiche e finanziarie inadeguate in quanto parametrate – secondo le vigenti regole generali – alla popolazione stabilmente residente.
A tal proposito, nel 2018, su iniziativa del Comune di San Michele al Tagliamento – Bibione, si è costituito il G20 Spiagge: si tratta di una rete nazionale che unisce i comuni costieri turistici con almeno 1 milione di presenze turistiche annuali e meno di 65.000 residenti; a oggi il G20s è composto dai Comuni di Alghero, Arzachena, Bibbona, San Michele al Tagliamento-Bibione, Caorle, Castiglione della Pescaia, Cattolica, Cavallino – Treporti, Chioggia, Comacchio, Grado, Jesolo, Lignano Sabbiadoro, Riccione, Rosolina, San Vincenzo, Sorrento, Taormina, Viareggio e Vieste: e il network si è fatto promotore di una proposta di legge che miri al riconoscimento dello status speciale della città balneare.
“Torniamo a ribadire l’importanza di riconoscere lo status di città balneari o comunità marine ai Comuni aderenti al G20 spiagge; nella fattispecie, quelli con meno di 65mila abitanti e almeno un milione di presenze turistiche. Questo significa, per le rispettive amministrazioni, dotarsi di funzioni e risorse fondamentali in considerazione dei forti afflussi durante la stagione turistica”.
Sono le parole con cui la presidente della Sesta commissione consiliare Francesca Scatto, consigliera regionale della Lega – Liga Veneta, ha introdotto “la mozione 538, approvata all’unanimità nella seduta odierna del Consiglio regionale”.
“Con questa mozione si vuole assicurare che le politiche adottate riflettano le necessità di queste località, considerandone la capacità ricettiva e la pressione turistica, per mantenere e migliorare un buon bilanciamento tra l’attrattività e la sostenibilità. Tutto questo, per le caratteristiche stesse di tali mete, definite ‘città fisarmonica’: passano da poche migliaia di residenti a decine o centinaia di migliaia di presenze durante la stagione turistica, con la conseguente necessità di adeguare i propri servizi.
Riconoscere lo status, pertanto, presume riconoscere le peculiarità di questi luoghi. E, di conseguenza, permette a chi le amministra di avere a disposizione ulteriori strumenti amministrativi: sulla sicurezza e sull’ordine pubblico, nella gestione dei rifiuti e delle acque, nella gestione del demanio marittimo e nell’attività di contrasto all’erosione delle coste. Il tutto, con conseguenti ricadute positive anche sulla qualità della vita dei residenti perché si agevola la tutela dei territori più fragili. Oltre, ovviamente, a sostenere un settore così importante per il PIL nazionale e veneto, eccellenza qualitativa nel segmento del turismo italiano”.