Territorio

Cavallino Treporti, conclusa la quarta campagna di scavo a Lio Piccolo

29 Luglio 2024

Si è conclusa la quarta campagna di scavo archeologico sul sito di Lio Piccolo, nella laguna nord. I lavori, condotti dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari, sono stati diretti da Carlo Beltrame, professore di Archeologia marittima, assistito dalla ricercatrice Elisa Costa e hanno partecipato dottorandi e studenti di archeologia muniti di brevetto subacqueo. Le indagini sono state finanziate dal Comune di Cavallino-Treporti e da PNRR CHANGES. Si inseriscono nel sotto-progetto Historical Landscapes, Traditions and Cultural Identities, finalizzato alla ricostruzione dei paesaggi storici e archeologici.

Il sito è stato scelto come indicatore per lo studio del paesaggio e del popolamento in età romana. Si inserisce nel progetto PRIN 2022 The lagoon of Venice in Antiquity, coordinato da Beltrame, in collaborazione con Paolo Mozzi e Adele Bertini. L’impresa Archeotecnica di Venezia e la sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna hanno supportato lo scavo.

La campagna ha permesso di conoscere meglio una vasca, vivarium, di circa 2 metri di larghezza e 8 metri di lunghezza, per il mantenimento in vita di ostriche, costruita in mattoni e legno nella seconda metà del I secolo d.C. a una quota attuale di oltre 3 metri sul livello medio del mare. Sono stati rinvenuti altri mitili oggetto di studio da parte di Irene Guarnieri del Cnr-Ismar di Venezia. La presenza di tessere di mosaico e frammenti di affresco indicherebbero la presenza di una dimora di pregio.

Le tecniche di dendrocronologia e radiocarbonio, condotte con il Museo Civico di Rovereto e il Weitzmann Institute, forniranno precise datazioni. I rilievi subacquei sono stati eseguiti con la fotogrammetria digitale che ha permesso a Elisa Costa di restituire un modello 3D dell’area. Rilievi attraverso multi-beam e resistività elettrica, condotti con Jacopo Boaga e l’impresa Codevintec di Milano, hanno permesso di delimitare l’ampiezza dell’area archeologica nelle tre dimensioni.