Territorio

Via del Mare, la presentazione a San Donà

10 Maggio 2024

Quasi al completo l’auditorium del Centro Culturale “Da Vinci” di San Donà di Piave, ieri sera, per la presentazione del progetto, in corso di definizione, della Via de Mare, la nuova superstrada a pedaggio per il collegamento tra il casello di Meolo dell’Autostrada A4 con il litorale.

Presenti la Vicepresidente e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione del Veneto, Elisa De Berti, l’assessore regionale al Patrimonio Francesco Calzavara e i tecnici del Consorzio stabile Sis – Via del Mare, concessionario dell’opera, che il 12 gennaio scorso ha sottoscritto la convenzione per la realizzazione, mediante finanza di progetto, dell’intervento, e il sindaco di San Donà.

“La Via del Mare è un’opera strategica per fluidificare la circolazione veicolare, ridurre i tempi di percorrenza e migliorare la sicurezza stradale – ha spiegato la Vicepresidente –. Secondo il cronoprogramma, i lavori si protrarranno per tre anni. La nuova infrastruttura si svilupperà per circa 18,6 chilometri, tra il casello autostradale di Meolo, lungo la A4, e il Comune di Jesolo, in corrispondenza della rotatoria “della Frova”, attraversando i Comuni di Roncade, Meolo, Musile di Piave, San Donà di Piave e Jesolo”.

Le esenzioni:

“Il sistema di esazione sarà “free flow”, con postazioni telematiche in tutti i varchi di accesso (check-in) e di uscita (check-out) che rilevano elettronicamente la targa e la classe del veicolo senza la presenza di caselli – precise De Berti –. Saranno esentati dal pagamento del pedaggio i mezzi leggeri, per l’intera durata della concessione, il trasporto pubblico locale, i residenti dei Comuni di Roncade, Meolo, Musile di Piave, San Donà di Piave, Fossalta di Piave, Eraclea, Jesolo e Cavallino Treporti, mentre non verseranno il pedaggio per i primi due anni della gestione quelli di San Biagio di Callalta, Monastier, Silea e Treviso. Una volta ultimata, la nuova superstrada consentirà di sostenere meglio soprattutto il flusso turistico, in particolare durante le feste e nella stagione estiva, migliorando anche la qualità di vita di quanti risiedono e lavorano nei Comuni interessati dall’opera”.

Criticità sono sopraggiunte dal pubblico per quanto riguarda i lavoratori con mezzi pesanti o d’opera, per le quali i tecnici hanno preso nota per approfondimenti successivi, e soprattutto per quanto riguarda la viabilità esclusa dal progetto, ovvero quella interna a Jesolo e per i litorali. La preoccupazione, infatti, riguarda il collo di bottiglia che si viene a creare a valle della rotatoria “della Frova”.

“Su questo fronte stiamo interloquendo con le amministrazioni locali – ha commentato De Berti – per ragionare anche sulla viabilità interna”.

La soluzione più quotata sarebbe quella di alleggerire i flussi verso viabilità alternative. Considerando comunque il fatto che tutti quei turisti esterni all’area di esenzione che vorranno raggiungere il litorale senza pagare il “biglietto” dovranno per forza usufruire della viabilità esterna all’opera, sollevando la preoccupazione dei cittadini che potrebbero vedersi le vie urbane più in sofferenza. Anche per tale motivo, da San Donà, è stata sollecitata l’opera di scavalco della rotatoria di Calvecchia, in prossimità del centro Piave, attesa da molti anni e mai partita.