Cultura ed Eventi

Musile, un libro per far indagare agli studenti l’identità territoriale in cui vivono

20 Maggio 2024

3.511 documenti analizzati per indagare la storia locale del territorio. Un’indagine accurata su tutti i mestieri praticati nell’area, molti dei quali oggi del tutto scomparsi, sintetizzata nel libro “Musile di Piave dall’evoluzione e dalle trasformazioni antropiche all’analisi dei mestieri dall’Ottocento al primo Novecento”.

L’opera è il frutto dello studio che le docenti Tatiana Carpenedo, Luisa Florian e Michela Fregonese, dell’Istituto “E. Toti” di Musile di Piave, hanno svolto con gli esperti di storia del territorio del Basso Piave Pierluigi Cibin e Aidi Pasian per far acquisire ai loro studenti dei corsi A e B conoscenza e coscienza dell’identità territoriale in cui vivono.

«Il percorso è durato quattro anni – spiegano le docenti – e per completarlo sono state analizzate tutte le fonti scritte (atti di nascita, matrimonio, morte) dello stato civile napoleonico dal 1806 al 1815 nel territorio dell’attuale Comune di Musile di Piave, territorio che all’epoca faceva parte dei Comuni di Croce, San Donà di Piave, Torcello e Cavazuccherina.

Ogni mestiere è stato affrontato dai ragazzi, individualmente o in gruppo, partendo da un documento storico. Ognuno ha poi sviluppato la ricerca secondo le proprie curiosità, inclinazioni e sensibilità, sempre guidati e spronati dalle docenti e dagli esperti».

Il percorso è stato reso possibile grazie alla digitalizzazione di tali documenti inseriti nel Portale Antenati dell’Archivio di Stato di Venezia, e grazie alle fonti orali raccolte dall’APS “G.R.I.L. Basso Piave”.

L’opera è stata presentata sabato pomeriggio nella palestra della scuola, dove gli alunni e le alunne hanno raccontato la loro esperienza di studio.

Il libro, inoltre, rappresenta una fonte totalmente inclusiva in quanto può essere ascoltato mediante un’apposita APP, brevettata da ME PUBLISHER – Mazzanti Libri. A prestare la voce al Meta Liber è stata una delle stesse insegnanti: Tatiana Carpenedo.

«La lettura di quest’opera può offrire a ogni lettore non solo una conoscenza del territorio – concludono le docenti –, ma essere anche di stimolo per ulteriori ricerche personali grazie alla sintesi di tutti i documenti riportati nell’Appendice (che raccoglie i cognomi di quasi tutte le famiglie coloniche autoctone di quegli anni) e che ognuno può consultare dal Portale Antenati di Venezia, seguendo le indicazioni presentate».