Cavallino Treporti, mobilitazione Coldiretti, assemblee per incontrare gli associati
15 Febbraio 2024“Il rombo del trattore è potente, ma gli effetti di una politica a favore del settore agricolo sono il frutto di un lavoro continuo e perseverante che Coldiretti sta portando avanti da anni” ha affermato la presidente provinciale Tiziana Favaretto, durante la prima assemblea territoriale che si è tenuta a Cavallino-Treporti nella sala congressi dell’ex centro civico in via Concordia 27.
La mobilitazione denominata “Orgoglio Coldiretti” è già partita la scorsa settimana con un’assemblea che si è tenuta a Mestre nella sede provinciale di Coldiretti, in cui sono intervenuti tutti i presidenti delle sezioni nel territorio veneziano. Ma è stato solo l’inizio. La presidente di Coldiretti Venezia Tiziana Favaretto e il direttore Giovanni Pasquali sono impegnati a incontrare tutti gli associati nelle varie zone, in un calendario fitto di appuntamenti fino al 23 febbraio.
Si è partiti da Cavallino Treporti dove, oltre ai dirigenti provinciali, erano presenti il presidente di Coldiretti Cavallino Treporti Michele Borgo e il segretario Matteo Gatto. Sono giunti un centinaio di imprenditori agricoli per fare il punto su una mobilitazione che si rende necessaria per ristabilire la verità su chi scende davvero in campo per gli interessi degli agricoltori: “E’ bene stare in guardia dalle strumentalizzazioni” ha detto ai soci il direttore Giovanni Pasquali.
Nell’occasione sono stati ripercorsi i punti salienti della piattaforma rivendicativa che Coldiretti porta avanti con fermezza da anni.
“L’obiettivo di incontrare i soci in questo momento particolarmente delicato- ha sottolineato la presidente Favaretto – è quello di ripercorrere le tappe salienti di un lavoro di intermediazione portato avanti da anni ma come principale organizzazione di rappresentanza agricola, sentiamo il dovere di intervenire per delineare le strategie future, trasformando la protesta in proposta, per salvaguardare la nostra agricoltura. Perdere il settore primario significa perdere territorio, coesione sociale, salute, sicurezza degli alimenti, tradizione e cultura”.