Stretti di Eraclea, chiusura dei festeggiamenti per i primi 100 anni della comunità
27 Novembre 2023Si sono conclusi ieri, con la Santa Messa nella parrocchia di san Tiziano Vescovo di Stretti, le celebrazioni per i 100 anni della presenza della comunità cristiana a Stretti, iniziata con la prima celebrazione eucaristica da parte di don Giovanni Bertola il 29 giugno 1923. Data scelta anche per la ricorrenza del 57° anniversario della dedicazione della chiesa avvenuta il 26 novembre 1966.
Come per tantissime comunità del Basso Piave, la storia di Stretti è legata indissolubilmente alle importantissime opere di bonifica e regimentazione delle acque realizzate oltre un secolo fa.
Si può leggere la storia della frazione sul sito del come, che qui vi riassumiamo:
La località, che prende il nome da un antico canale di collegamento tra il canale San Bernardino e il canale Tortolo, ora scomparso, è segnata su una mappa di un autore anonimo conservata presso la biblioteca del Museo Correr di Venezia e in quella dell’idraulico Sebastian Bonoti del 1641.
Il territorio non risulta abitato in epoca medievale. Cominciò a popolarsi verso la fine del 1800, quando si iniziarono le prime opere di bonifica nelle terre di proprietà di nobili veneziani: i Da Mosto, i Corner e gli Zen.
In seguito, con la decadenza della Serenissima, passarono in altre mani.
Nel 1923 venne costruita una prima chiesa-baracca dedicata ai Santi Tiziano e Virgilio. I fedeli della vasta zona agricola, resa fertile grazie alle opere di bonifica iniziate alla fine del 1800 e completata dopo la Grande Guerra, vollero in seguito costruire una chiesa vera.
Riporta don Giovanni nel foglietto parrocchiale “4 passi sul Piave”:
“Quante rinascite ha conosciuto Stretti? Una almeno: nel primo dopoguerra, quando il luogo, già esistente sulla carta e abitato, si rianima. Ripartono, infatti, le faticose bonifiche e la terra riprende a popolarsi. È ancora solo un aggregato di insediamenti abitativi diversi, anche per stato sociale; non ha parrocchia e dipende da Grisolera. Qui il curato don Giovanni Bertola diventa un riferimento autorevole per la gente: oltre che pastore, insegna a leggere e scrivere e all’occorrenza fa da barbiere e falegname. È ritenuto un taumaturgo. Profetizza persino che durante la sua vita la chiesa, in costruzione, non sarà mai ultimata. E infatti, l’opera, intrapresa nel 1950, deve essere demolita per problemi di staticità. Don Giovanni muore a 95 anni, nel 1964. È sua la prima messa a Stretti, il 29 giugno (ss. Pietro e Paolo) del 1923, data cardine del centenario. Con don Roberto Voltolina la comunità trova poi il suo patrono in S. Tiziano vescovo; e, nel 1951, Stretti diventa parrocchia”.
Il centenario:
Le celebrazioni del secolo di vita della comunità locale, legata quindi alla fondazione della prima opera religiosa, erano iniziate con la festa di S. Tiziano il 15 gennaio, proseguite poi con la recita dei bambini delle elementari (“Il futuro ha un cuore centenario”) il 10 febbraio, la messa in ricordo di don Bertola il 25 aprile, l’inaugurazione del cippo commemorativo, con il logo del centenario, il 26 maggio, e infine ieri la Santa Messa, a cui ha partecipato anche l’amministrazione comunale.