Territorio

San Donà, sabato al Centro Culturale un incontro pubblico dell’associazione AMA Oltre

13 Novembre 2023

Si intitola “Fiorire nel deserto. Il ritrovarsi dopo il lutto” l’incontro pubblico in programma sabato 18 novembre, dalle 15.30 alle 17.30, presso la Sala D. Sassoli nel Centro Culturale Da Vinci di San Donà di Piave, organizzato dall’associazione di promozione sociale AMA Oltre

«Il periodo che segue alla perdita di una persona cara è talmente difficile e doloroso che tende ad allontanare dalla comunità, dallo scambio delle proprie emozioni con gli altri – spiega l’associazione –. In questo modo spesso la vita si inaridisce, chiusa in un dolore che sembra incapace di restituirci a noi stessi. L’esperienza del gruppo AMA Oltre, maturata in anni di assistenza e vicinanza a chi vive la morsa del lutto, annette molta importanza al recupero della creatività personale.

Ritrovarla (in qualunque campo espressa) è la via maestra per una elaborazione serena del lutto, e nel corso dell’incontro del 18 novembre i protagonisti di questo percorso verranno a condividere impegno, difficoltà, risultati. Per raccontare come si possa rifiorire partendo solo da un piccolo seme».

L’associazione di volontariato AMA Oltre si rivolge, in maniera gratuita, a tutti coloro che sono stati colpiti dalla morte e li aiuta offrendo la partecipazione a gruppi di automutuo aiuto e a momenti di accompagnamento e di verifica individuale o di gruppo.

L’Associazione, che fa parte delle rete di associazioni ed enti che a livello nazionale si occupano di rielaborazione del lutto, ha sede a Musile di Piave e si rivolge ai cittadini del territorio Veneto Orientale. Da una decina di anni sostiene, con incontri di gruppo settimanali, le famiglie o le persone che hanno richiesto supporto dopo aver subito la morte di un loro caro. Finora ha accolto circa 150 persone che hanno vissuto o stanno vivendo un lutto, sostenendole e accompagnandole nel faticoso e doloroso percorso di rielaborazione.

«Il gruppo rappresenta un luogo fisico e mentale per uscire dall’isolamento, dove condividere dolore, emozioni, sentimenti e difficoltà dopo una perdita, dove trovare comprensione, accoglienza e possibilità di creare relazioni significative e di allargare la rete sociale – aggiungono i volontari –. È attraverso e nel gruppo che vengono soddisfatti i bisogni di essere accolti, compresi nel proprio dolore, di stare meno male e di dare senso alla sofferenza da parte di chi ha perso una persona cara».