Territorio

San Donà, il sindaco Teso “a scuola” di fiere

8 Novembre 2023

Come ha sostenuto fin dalla campagna elettorale, l’area fieristica di Via Pralungo a San Donà di Piave non è pensabile che lavori solo due fine settimana all’anno.

Per capire come poterla sfruttare al meglio, quindi, il sindaco Alberto Teso oggi si è recato a Pordenone, dove è in corso RIVE, la rassegna internazionale di viticoltura ed enologia, per capire come si muove una fiera che funziona davvero, con 32 eventi all’anno concentrati da settembre e maggio.

«A breve consegneremo in cantiere della ex Confrutta all’impresa che ha vinto l’appalto: il consorzio Itaco, con sede in via Callalta, 33 a Loria (Tv), che ha indicato, quale consorziata designata esecutrice l’impresa COSTRUZIONI LAGO S.R.L. – spiega Alberto Teso –. Inizieremo così a contare i 510 giorni necessari per l’ultimazione dell’opera e metà 2025 avremo così il nuovo polo fieristico di San Donà di Piave.

Ma chi lo gestirà? In che modo e con quale forma?

Iniziamo a pensarci subito.

Per questo ho visitato Pordenone Fiere, ho conosciuto il suo presidente, Renato Pujatti e sto cercando di capire quale può essere la governance vincete della nuova fiera di San Donà».

Come ha fatto Pordenone che, pur essendo capoluogo di provincia, ha 52.000 abitanti e costituisce, quindi, un’area urbana assimilabile al sandonatese?

Quali soggetti ha coinvolto il comune di Pordenone per gestire una Fiera che fattura sette milioni di euro all’anno e chiude il bilancio in attivo ininterrottamente da ormai cinque anni?

Che ruolo possono avere le associazioni di categoria, gli altri comuni dell’area, la camera di commercio?

Questi gli interrogativi a cui ha cercato di dare risposta il primo cittadino, incontrando anche il presidente di Pordenone Fiere Renato Pujatti, l’assessore regionale FVG all’agricoltura Stefano Zannier e il presidente dell’istituto per il commercio estero Matteo Zoppas.

«Iniziamo ad occuparci seriamente di tutto questo – ha concluso Teso –, per dare a San Donà un polo fieristico degno di questo nome, che ospiti manifestazioni di rilievo tali da creare un volano per l’economia di tutta l’area del Veneto Orientale».