Territorio

Valle Ossi, i dubbi di Legambiente sul progetto del nuovo villaggio

8 Settembre 2023

Il futuro di Valle Ossi è un tema che continua a far discutere il territorio. Anche la presentazione del nuovo progetto “Human Company” ha sollevato come previsto diverse prese di posizione. Di seguito quella di Legambiente Veneto Orientale Circolo “Pascutto-Geretto”, espressa in una nota stampa:

“Siamo preoccupati per quanto esposto in sede di presentazione del progetto Human Company su Valle Ossi. Se poco o nulla è cambiato dalla presentazione di un anno fa in merito alle caratteristiche del villaggio, sono emerse chiaramente le volontà di ampliare l’intervento e utilizzare la spiaggia del Mort.

Il già impattante progetto ha una sacca d’espansione rappresentata dall’area della darsena che, come apparve chiaro fin dall’inizio, il fondo Namiria non ha alcuna intenzione di sviluppare. Questo consentirà, al termine del diritto di prelazione, a Human Company di acquisire quell’area e farne un ulteriore ampliamento del progetto esistente. Nelle nostre osservazioni al piano chiedemmo cha la Via comprendesse e valutasse già questa ipotesi, ma ci fu negata. Lo stesso sta succedendo con la spiaggia del Mort, esclusa dalle valutazioni d’impatto “perché esterna all’area di progetto”.

Ebbene, se nella presentazione dell’anno scorso sembrava “fosse sfuggito” ai proponenti l’intenzione di utilizzare la spiaggia per gli ospiti del campeggio, in questa occasione l’intenzione è emersa chiaramente esprimendo anche ipotesi di carico. Ribadiamo la nostra preoccupazione per una pressione antropica così elevata per quel fragile lembo di territorio. Le migliaia di persone previste andrebbero a gravare l’ecosistema decretandone la fine. Ecosistema che già ora non gode di buona salute, anzi. Le azioni che abbiamo messo in campo, soprattutto con la collaborazione del Comune di Jesolo, per informare i fruitori, per tutelare i beni ambientali sono state utili ma non sufficienti.

Abbiamo proposto alle amministrazioni di Jesolo e Eraclea di costituire in quell’area una “Zona protetta” ovvero un’Oasi o un Parco che, valutata la capacità di carico, consenta l’accesso ad un numero di persone che rispetti la sostenibilità ambientale del luogo. Una capacità di carico calcolata sugli impatti nell’ecosistema non con una suddivisione mq/persona come si trattasse di una concessione balneare.

Il Comune di Jesolo aveva già manifestato il proprio interesse per questa proposta a cui, apprendiamo ora, c’è l’interesse anche di Eraclea, Comune che gode dei benefici degli introiti del park dei Pioppi che serve la spiaggia del Mort.

Si è parlato molto di sostenibilità nella relazione e negli interventi degli amministratori interessati dal progetto, crediamo che la sfida alla sostenibilità sia quella di conservare gli habitat e i luoghi di interesse naturalistico rendendoli fruibili a tutti coloro che intendono viverli con rispetto, diversamente da come molti la utilizzano oggi, e non assegnarli ad un turismo di massa e consumistico. Il tavolo regionale, di cui si è parlato, dovrà considerare prioritari gli interessi di tutela e conservazione ambientale da cui declinare, poi, modi e quantità di fruizione. Riteniamo utile che si prenda spunto dal sistema di gestione dei flussi del “Parco della Maremma” che unisce tutela e fruizione nel giusto equilibrio tra uomo e natura”.