Cronaca

Jesolo-Noventa: addio ad Amorino Barbieri, fondatore del Gruppo Bat

7 Settembre 2023

Lutto nel mondo dell’imprenditoria, è mancato Amorino Barbieri. Aveva 75 anni e il suo è stato un esempio di grande imprenditore. Barbieri è stato il fondatore del Gruppo Bat, innovatore nel settore delle schermature solari e dei sistemi ombreggianti per l’outdoor.

Spirito tenace e carismatico, aveva realizzato il sogno di trasformare la sua piccola realtà creata negli anni Settanta, con la moglie Annamaria Tamai, in una realtà industriale strutturata, con filiali produttive e commerciali in diversi paesi del mondo, affiancato sempre dalla sua adorata famiglia.

Barbieri ha portato quello che è oggi il Gruppo BAT, con sede a Noventa, a essere uno dei principali player a livello internazionale.

“Non un semplice imprenditore, ma un vero leader, che ha sempre saputo valorizzare il capitale umano aziendale, con un occhio di riguardo per il benessere e la dignità dei suoi dipendenti, senza mai dimenticare gli investimenti rivolti ai più giovani”, sottolinea una nota dell’azienda, “La sua famiglia e i suoi dipendenti lo ricorderanno sempre come una persona lungimirante, creativa e intraprendente. Puntualmente informato di tutto, interessato ai processi aziendali e alle innovazioni tecnologiche, in ambito produttivo ma soprattutto a quelle legate al prodotto. Barbieri, aveva un occhio di riguardo per la parte di ricerca e sviluppo e design di prodotto, oltre a una profonda conoscenza di ogni singolo dipendente. Presenza costante tra gli uffici e in produzione, era sempre attento e premuroso nei confronti delle dinamiche aziendali, facendo sentire i dipendenti come parte di un ambiente famigliare”.

Diventato Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana, il 2 giugno 1991, Amorino Barbieri, lascia oggi un grande vuoto, colmato dal ricordo dei suoi valori. Oltre alla moglie, Barbieri lascia le figlie Cheti ed Emanuela. Da tempo si era trasferito a vivere a Jesolo. I funerali saranno celebrati lunedì alle 11 nella chiesa “Santa Maria Ausiliatrice” di piazza Trieste.