Vacanze al mare, il commento Rosanna Conte sul turismo in Albania
19 Agosto 2023Sebbene la prima parte di stagione balneare in Veneto sia stata condizionata dal maltempo, il lungo ponte di Ferragosto ha fatto tornare il sorriso agli operatori del settore che hanno constatato presenze vicine al tutto esaurito praticamente in tutte le spiagge della costa veneta.
«Siamo giunti ormai al giro di boa della stagione balneare in corso, una stagione molto difficile, iniziata all’insegna del maltempo che si è abbattuto con forza anche sulla costa veneta. Adesso il meteo ci sta premiando, c’è tanta voglia di mare, soprattutto sulle nostre località – ha spiegato il presidente di Unionmare Veneto Alessandro Berton –. Anche quest’anno tantissimi turisti ci stanno premiando e questo credo grazie agli operatori che hanno fatto un enorme sforzo nel riassorbire l’aumento dei costi e contenere in maniera quasi totale il fenomeno del caro ombrellone che sulle nostre spiagge di fatto non si è verificato neanche quest’anno. Siamo infatti in linea con gli anni precedenti. Abbiamo ancora davanti più di un mese di stagione e confidiamo che il meteo ci possa assistere, sicuri che anche quest’anno i numeri ci confermeranno come miglior tematismo a livello balneare su ambito nazionale».
Non fosse bastato il maltempo, però, a sollevare qualche preoccupazione per la stagione era stato anche il caro mutui e l’inflazione, che avevano spinto gli italiani a interrogarsi su come risparmiare per le vacanze ma senza rinunciarvi. La risposta, per molti, è stata rivolgersi alle mete di prossimità come l’Albania.
A confermare l’impennata di turisti italiani è stata nei giorni di inizio agosto la stessa ministra del Turismo Mirela Kumbaro «Nel 2022 si è osservato un aumento nel trend degli arrivi dall’Italia, il 72% in più rispetto al 2021. E solo nei primi 6 mesi del 2023, l’Albania ha accolto il 57% in più di visitatori italiani rispetto allo stesso periodo di un anno fa».
Le mete estere non sembrano però impensierire gli operatori del balneare, e nemmeno i sindaci delle località costiere, che dagli introiti dell’imposta di soggiorno incamerano ogni stagione un piccolo tesoretto.
«Credo che gli imprenditori turistici veneti non debbano preoccuparsi della concorrenza estera, ma debbano comunque rimanere vigili – ha aggiunto Berton –. La concorrenza è qualcosa di positivo, è qualcosa che ci permette di guardare al nostro interno per capire come migliorare, continuando a innovare la nostra offerta turistica che cambia come cambiano le esigenze delle persone».
Sulla questione è intervenuta anche la sindaca di Cavallino-Treporti, Roberta Nesto, che presiede anche la conferenza dei sindaci del litorale veneto oltre che il network nazionale G20 Spiagge: «I dati che provengono dal turismo regionale sono confortanti nonostante l’inflazione e le difficoltà delle famiglie. La costa veneta continua ad essere una meta interessante in termini di rapporto qualità-servizi.
Abbiamo una pluralità di situazioni per tutti i gusti e per tutte le tasche, dall’alberghiero all’extra alberghiero, passando per i campeggi. C’è quindi molta soddisfazione. Non possiamo comunque pensare di fermarci perché la situazione futura porta ad una competizione che si sta allargando post pandemia e quindi i nostri operatori, noi sindaci, le associazioni di categoria, dobbiamo fare un lavoro molto importante per mantenere l’attrattività verso i nostri territori.
La concorrenza c’è sempre stata, penso per esempio alla Croazia o al Marocco negli anni scorsi. Oggi magari si sono aperte altre località che prima non c’erano, come l’Albania. Quello che dobbiamo fare è tenere alta la bandiera italiana, quella che parla di servizi di eccellenza, di serietà, e soprattutto dobbiamo dare ai nostri lavoratori stagionali la possibilità di esprimersi al meglio grazie a condizioni di lavoro adeguate e buone retribuzioni».
A gettare acqua sul fuoco delle preoccupazioni è anche l’europarlamentare Rosanna Conte che, residente di Caorle, di turismo Veneto se ne intende: «l’Albania pareva essere diventata quest’estate la meta preferita degli italiani, ma fortunatamente non è stata tale da mettere in difficoltà il turismo di casa nostra. La narrazione correlata a prezzi economici e a località turistiche, infatti, non si è rivelata all’altezza di quelle che erano le aspettative di molti italiani. Ne ho avuto un’esperienza diretta in quanto ho voluto provare a verificare l’attendibilità di quanto ci era stato venduto rispetto a questa nuova meta turistica da frequentare con alcuni giorni a Xamil, nell’Albania meridionale, al confine con la Grecia. Ebbene, al di là del mare, indubbiamente gradevole devo dire che l’esperienza è stata deludente: servizi inesistenti, spiagge affollatissime e nelle quali non puoi transitare se non hai prenotato un lettino, con costi non inferiori ai 35 euro. Mangiato tutto sommato bene, dove ti offrono piatti in UE vietati, ma senza servizio pagando certamente più di quanto si spenda normalmente a Caorle, Jesolo, Chioggia o Bibione. Insomma, una vera e propria delusione e di certo il nostro Veneto, con le sue spiagge e la sua offerta a 360 gradi, che va dal mare alla montagna, dai laghi alle città d’arte, non ha nulla da invidiare ad altre realtà. In questa seconda parte dell’estate, se il meteo non creerà problemi, sicuramente confermerà la forza del settore premiando, al di là di qualche difficoltà che è pur sempre fisiologica, gli sforzi e gli impegni dei nostri imprenditori».