Torre di Mosto, festa per i 100 anni di Luigi Pavan

E’ un giorno importante, oggi, per la comunità torresana. Compie infatti cent’anni il signor Luigi Pavan, insignito nel 2019 della “Medaglia della Liberazione”, come eroe della Resistenza. A festeggiarlo ci saranno i figli Loris e Moreno, le nuore e i tanti adoratori nipoti.

Luigi Pavan è nato il 5 luglio 1923, in una famiglia di modeste condizioni. Dopo i primi anni trascorsi a Torre, in seguito alla morte della mamma, il padre decise di prendere con sé Luigi e i suoi fratelli e andare in cerca di fortuna in Libia, nel frattempo conquistata dall’Italia. Partirono da Genova sul piroscafo “Toscana”, con destinazione Tripoli.

Rientrato in Italia, l’ormai quasi ventenne Luigi Pavan fu mandato a combattere in Albania, nell’aprile 1942. Dopo l’armistizio del settembre 1943, Pavan e i suoi commilitoni, che avevano detto “no” all’oppressore nazista, caddero prigioniero. Pavan fu rinchiuso prima del lager di Wietzendorf, poi si ritroverà in quello di Weetzen, dove sarà costretto a lavorare nella miniera di sali di potassio di Ronnenberg.

Dopo la Liberazione, Luigi Pavan fa ritorno al paese. Trova lavoro nel coprire le fosse anticarro scavate dai tedeschi e frequenta la scuola di disegno edile a San Donà. Ma la situazione è difficile nel post guerra e va a cercare fortuna a inizio degli anni Cinquanta in Argentina. Le soddisfazioni non mancano. Pavan si ritrova a lavorare all’allestimento dell’Union Continental Cinematografia. All’inaugurazione c’è Evita Peròn, che gli consegna un’onorificenza al lavoro. E può stringere la mano ad Amedeo Nazzari, Alida Valli e Gary Cooper. Ma anche l’Argentina è tutt’altro che stabile, con i golpe militari che si susseguono. Luigi e l’amata moglie Maria tornano in Italia. Finché la salute glielo consente, lavora in Francia e Svizzera come carpentiere, soffrendo per la distanza dalla moglie e i figli.

Alla vita di Luigi Pavan è stato dedicato alcuni anni fa un libro, dal titolo “Una vita di illusioni e felicità”, scritto dal figlio Loris.