Veneto orientale, inaugurata la mostra diffusa del maestro Giovanni Cesca
15 Maggio 2023Sarà visitabile fino al 4 giugno la mostra diffusa di pittura “Dialogano le idrovore in queste terre anfibie”, realizzata dal maestro Giovanni Cesca e che rientra nel più vasto programma di eventi che il Consorzio di Bonifica Veneto Orientale sta realizzando dal 13 al 21 maggio per la Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione. La rassegna di eventi curata dal Consorzio, come ormai da lunga tradizione, vuole fare conoscere alla cittadinanza i molteplici aspetti della propria attività e le peculiarità di un territorio che, dalla laguna di Venezia fino al fiume Tagliamento, dipende interamente dalle opere di bonifica.
Uno strumento importante con cui avvicinare la popolazione a questo affascinante mondo è proprio quello dell’arte.
L’esposizione si articola in quattro spazi, due in Piazza Indipendenza (sotto ai portici, a ridosso dei cancelli del Consorzio) e due rispettivamente presso gli impianti idrovori del Termine, in località Brian di Caorle, e di Sindacale di Concordia Sagittaria.
«È stata una grande soddisfazione aver realizzato questo lavoro con il Consorzio di bonifica – ha espresso il Maestro nella presentazione della mostra che ha preceduto il taglio del nastro in piazza Indipendenza –. Dagli anni ’90 mi sono ritrovato a guardare il territorio con attenzione particolare, alle acque, alle terre, ai grandi spazi. Nel 2003 per la prima volta mi sono posto il problema di rappresentare il territorio su un piano di particolari: le mappegrafie. Proprio questa tecnica è quella che in parte ho usato anche per le mostre che è possibile visitare questi giorni».
Nella Mappagrafia, attraverso una versatilità di dettagli, viene data forma ad una narrazione particolarmente articolata del rapporto di dualità e al contempo di dialogo fra un “Dentro”, rappresentato dall’azione regolatrice che avviene all’interno dell’idrovora, e un “Fuori” costituito dal paesaggio circostante, caratterizzato da acque e grandi spazi punteggiati da alberature isolate o raggruppate attorno alle abitazioni rurali.
«Abbiamo realizzato in questi anni il festival Terrevolute, conclusosi l’anno scorso con il centenario del grande congresso delle Bonifiche che si era tenuto proprio a San Donà nel 1922 – ha spiegato il dottor Graziano Paulon, vicedirettore e dirigente dell’area agraria e ambientale del Consorzio –. Il festival, come i tanti eventi che il Consorzio da anni propone per la settimana della bonifica, ha avuto lo scopo di realizzare delle iniziative di approfondimento culturale attorno ai temi della bonifica. Per far conoscere alle persone i tanti risvolti umani e culturali attorno a questo argomento.
La bonifica, infatti, si è sviluppata in queste aree non per dovere, ma per volere. Le terre che noi oggi abitiamo, viviamo e lavoriamo sono state fortemente volute dall’uomo.
E proprio l’approccio artistico ci permette di cogliere l’anima delle cose che unisce le persone a questi delicati territori che esistono grazie alle opere di bonifica. L’idea che ci ha dato il maestro Cesca, quindi, è stata proprio quella di riportare alla luce l’anima della bonifica e dei grandi sforzi degli “uomini della bonifica” per rendere salubri e vivibili questi territori».