Territorio

Il sandonatese Marco Zecchinel confermato alla guida di Confapi Venezia

6 Maggio 2023

Giovedì 4 maggio l’Hotel NH Venezia Laguna Palace di Mestre ha ospitato l’assemblea elettiva di Confapi Venezia, l’Associazione delle Piccole e Medie Industrie della Città Metropolitana di Venezia.

L’incontro è stato anche occasione per discutere di lavoro con importanti rappresentanti istituzionali, partendo dai dati dell’indagine condotta dal Centro Studi Confapi su un panel di cittadini italiani, nel quale emerge che le piccole e medie imprese sono il luogo ideale di lavoro.

Dopo l’elezione del nuovo Presidente e del Consiglio Direttivo, che ha visto la riconferma di Marco Zecchinel alla guida delle PMI della Città Metropolitana di Venezia, si è tenuta una tavola rotonda, moderata dal giornalista Luigi Bacialli, sul tema del lavoro, dell’occupazione e della crescita.

L’Assessore regionale Elena Donazzan, collegata da Bruxelles, ha aperto la discussione portando il proprio saluto: “Sono qui per portare l’esperienza di successo della Regione Veneto relativamente al sistema formativo pubblico-privato, al fine di sviluppare i rapporti economici e commerciali con i Balcani, per noi strategici. Portiamo avanti ragionamenti su posizionamenti dei flussi migratori, ma a due condizioni: che siano regolari e con buoni rapporti tra Paesi. Molto c’è da fare ma siamo sulla buona strada, anche grazie al dialogo con realtà come Confapi Venezia”.

La tavola rotonda ha visto la partecipazione di importanti ospiti e rappresentanti istituzionali, tra i quali il Presidente nazionale di Confapi Cristian Camisa, il Direttore di Veneto Lavoro Tiziano Barone, il direttore Area Capitale umano, cultura e programmazione comunitaria della Regione del Veneto Santo Romano, il politologo Paolo Feltrin e il confermato Presidente di Confapi Venezia Marco Zecchinel.

«Il sistema produttivo necessita di maggiore rappresentanza – ha sottolineato all’incontro Zecchinel –, ora solo il 30% delle imprese è iscritta ad un’associazione di categoria; crediamo quindi vada allargata e condivisa ed è dovere dei corpi intermedi come il nostro contribuire ad allargarla”.

“Abbiamo una grande responsabilità sulle nostre spalle – ha aggiunto il Presidente di Confapi Cristian Camisa, dopo aver presentato l’indagine condotta in collaborazione con You Trend –, in quanto i giovani ci dicono che il loro posto migliore a cui aspirano sono le Piccole e Medie Industrie, quando qualche decennio fa noi aspiravano a diventare dei manager di grandi aziende. Pertanto, il Governo deve dare sempre maggior ascolto alle nostre istanze, che provengono di chi quotidianamente rischia del proprio per fare impresa.”

Tiziano Barone, presentando i recenti dati sul mercato del lavoro, ha dichiarato: “Su 100 posizioni lavorative aperte, 50 non trovano risposta, 25 a causa dell’insistenza e quindi legata alla denatalità e 25 non hanno le competenze e le professionalità necessarie. Dobbiamo intervenire sulla formazione, sulle politiche migratorie e di incentivazione alla natalità; tuttavia, nel confronto in Veneto il bicchiere è mezzo pieno”.

Concetti ripresi anche dal Dirigente regionale Santo Romano: “Sono cambiati gli stili di vita, attenzione al welfare, Pubblico e Privato si devono adattare ai tempi, al fine di intercettarli con canali e modalità diverse dal passato. Come regione ci stiamo lavorando con le risorse a disposizione dal Fondo Sociale Europeo per i disoccupati, dal FESR per le PMI, dal PNRR per tutti, puntando agli ITS e ai Centri di Formazione Professionale”.

Il Politologo Paolo Feltrin si è successivamente concretato sul tema delle nuove tecnologie e dell’innovazione come chiave del cambiamento: “Non ci rendiamo conto di quanto pervasiva stia diventando la digitalizzazione e l’informatica nel mercato del lavoro, con la conseguenza del passaggio repentino dall’industria al settore dei Servizi. Leggendo i numeri, tra il 2000 e il 2019 il Veneto è cresciuto del +7,2% ma la popolazione parallelamente è cresciuta dell’8,9%, tuttavia il PIL pro-capite è diminuito del 1,2%; a tal proposito, dovremmo interrogarci sul come si fa a produrre di più con meno gente. Ad esempio, facendo una migliore economia di scala, anche con l’aiuto delle Associazioni di categoria come Confapi”.