Territorio

Portogruaro, l’amministrazione del sindaco leghista Florio Favero al capolinea

17 Marzo 2023

La parola fine è arrivata alle 23.23 . Il Consiglio comunale di Portogruaro ha votato stasera la mozione di sfiducia nei confronti dell’amministrazione Favero, passata con i voti della minoranza di centrosinistra e quelli decisivi dei consiglieri del Gruppo Misto. “Giallo” finale con il voto (ovviamente contrario) sulla mozione anche del sindaco Florio Favero, contestato dall’ex sindaca Senatore, ma comunque ininfluente ai fini dell’esito. Dopo circa due anni arriva dunque al capolinea l’esperienza politica del sindaco leghista, sostenuto da una maggioranza di centrodestra. Adesso a Portogruaro è atteso il commissario prefettizio, che traghetterà la città fino alle elezioni che si terranno nella primavera del 2024, non essendoci le tempistiche per andare al voto già il prossimo maggio.

Nel lungo dibattito non sono mancati i momenti di tensione e le varie forze politiche non se le sono certo mandate a dire. Il sindaco Florio Favero ha ripercorso quanto accaduto nei due anni di consiliatura e i tentativi operati per ricucire gli strappi in maggioranza. Quindi ha provato in extremis l’ultimo tentativo di mediazione, invitando ad approvare il bilancio e a non disperdere gli importanti contributi ricevuti in questi mesi dal Comune, per far partire opere come l’asilo nido e la sistemazione della scuola di Summaga. Per Favero si sarebbe trattato di approvare il bilancio e cercare di trovare un nuovo assetto di maggioranza, facendo un tagliando a fine anno e, nel caso in cui i conflitti non fossero stati composti, andando al voto il prossimo anno. Il presidente del Consiglio comunale, Gastone Mascarin, a nome di Fratelli d’Italia, ha esortato: “Se si vuole bene a questa città, si deve votare il bilancio”.

L’ex sindaca Maria Teresa Senatore, espressione di quel Gruppo Misto che ha messo in minoranza il sindaco, ha sottolineato la mancanza di confronto che c’è stata in questi due anni, con difficoltà anche per i cittadini e le associazioni ad avere un dialogo con la giunta. Quindi Senatore ha evidenziato alcuni dei casi avvenuti in questi due anni, dalla vicenda hospice ai tagli al reparto di psichiatria. E ha sottolineato come per un’amministrazione non basti realizzare opere pubbliche, ma è necessario intrecciare relazioni e sviluppare un progetto condiviso di territorio. “Non ho avuto ascolto”, ha aggiunto il consigliere Stival. “C’era il tempo per affrontare certe problematiche e dare ascolto alle istanze dei cittadini che come gruppo abbiamo raccolto. Ma nessuno può dire che ci sia stata un’apertura di questa maggioranza. C’è stata 24 ore prima del Consiglio”, ha attaccato il consigliere Mario Pizzolitto, “Non c’è mai stato dialogo tra questa giunta e noi. Non è stato colto nulla, eppure le tempistiche e la nostra disponibilità c’erano. Ho denunciato, inascoltato, questa mancanza di dialogo”.

”C’è stato un deficit di comunicazione all’inizio, ma mancava l’esperienza. Poi dopo un anno e le dimissioni di agosto, c’è stato un grande impegno in tal senso”, ha replicato Favero, sottolineando il lavoro di confronto fatto sul bilancio dall’assessore Giuseppin, che però si è visto bocciare la manovra. Per il sindaco sul ring e il parco di via Valle non è mai mancato il confronto. All’attacco del Gruppo Misto è andata anche la consigliera della Lega, Alessandra Zanutto, ricordando come il Carroccio abbia sempre garantito la lealtà all’ex sindaca Senatore nella precedente amministrazione, nonostante le frizioni. “Si cerca l’accordo e non si fanno ricatti”, ha attaccato Zanutto.

Per il capogruppo di “Civici&Democratici”, Marco Terenzi, quanto accaduto è stato “un epilogo scontato e a questo punto necessario di una maggioranza elettorale che non è stata mai tale, ma solo un cartello elettorale per vincere le elezioni”. La segretaria del Pd, Silvia Arreghini, ha parlato di “una situazione di una gravità assoluta” e, rivolgendosi alla maggioranza, ha rimarcato: “Non si possono scaricare le responsabilità delle proprie incapacità sulle minoranza. La responsabilità della mancata approvazione del bilancio è solo vostra”.