Politica

Caorle, l’europarlamentare Conte sulla questione dell’etichetta sulle bottiglie di vino

23 Gennaio 2023

L’Irlanda potrà adottare un’etichetta per vino, birra e liquori con avvertenze come “il consumo di alcol provoca malattie del fegato” e “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati”.

La norma è stata notificata a giugno da Dublino a Bruxelles, che – con il periodo di moratoria che è scaduto a fine dicembre 2022 – ha confermato che le autorità nazionali possono adottare la legge.

Il via libera arriva nonostante i pareri contrari di Italia, Francia e Spagna e altri sei Stati Ue, che considerano la misura una barriera al mercato interno, e l’annuncio della stessa Commissione di iniziative comuni sull’etichettatura degli alcolici nell’ambito del piano per battere il cancro.

Con la decisione di Bruxelles l’esempio irlandese potrebbe essere seguito da altri Paesi.

Per Dublino, il forte consumo di alcolici è un’emergenza sanitaria nazionale e giustifica etichette che dovranno contenere: un avvertimento sui danni del consumo di alcol, un monito sul suo legame diretto con tumori mortali, la quantità di alcol in grammi (invece che in percentuale), le calorie, un pittogramma (uguale a quello già in uso) sui rischi per la gravidanza, e un link a un sito web su alcol e salute.

Diversi Paesi si sono opposti alla misura, perché crea frammentazione nel mercato interno ed è sproporzionata, soprattutto in vista di un confronto a livello Ue in materia.

A promettere battaglia è anche l’europarlamentare della Lega Rosanna Conte, che ha dichiarato: «La decisione dell’Irlanda, avvallata dalla Commissione europea, di introdurre nel suo territorio un’etichetta allarmistica sulle bottiglie di vino, sul modello di quanto avviene per le sigarette, è un pericoloso precedente. Al Parlamento eravamo riusciti a bloccare una proposta del genere, avanzata dallo stesso esecutivo Ue. Ma il caso irlandese potrebbe rilanciare questa ennesima eurofollia. Per questo, ho presentato un’interrogazione alla Commissione affinché chiarisca le ragioni per cui non ha tenuto conto della posizione del Parlamento. E ho chiesto anche di compensare le perdite economiche e di immagine che colpiranno un settore strategico italiano ed europeo come quello del vino. La salute va tutelata, ma non distinguere tra consumo moderato ed eccessivo non aiuta nessuno».