San Donà, Maria Sari e Nicole Colombara e l’esperienza del Premio Marinella: “dal Piave all’Europa”
1 Ottobre 2022Erano partite il 31 luglio scorso alla volta di Bruxelles, dove trascorrere quattro settimane di “vacanza-studio” per imparare la lingua francese, conoscere le istituzioni, vivere il territorio e soprattutto divertirsi condividendo nuove esperienze.
Protagoniste di quest’avventura sono state le due studentesse Maria Sari e Nicole Colombara, grazie all’opportunità data loro dalla famiglia di Valerio Simonato, che nel febbraio 2022 ha indetto la prima edizione del Premio Marinella: “dal Piave all’Europa”.
Obiettivo del riconoscimento, dedicato a Marinella Trevisiol, mancata all’affetto dei cari all’età di 66 anni nel dicembre del 2020, era di offrire un’esperienza culturale ai giovani studenti della zona.
(Vi avevamo raccontato qui della selezione: https://voitg.net/…/san-dona-premio-marinella-ex-aequo…)
A disposizione delle vincitrici, infatti, un biglietto aereo di andata e ritorno per Bruxelles, l’iscrizione a un corso intensivo di lingua francese alla rinomata scuola “Alliance française”, partecipando anche alle attività collaterali organizzate dall’istituto.
«Si tratta di un invito ad aprirsi alle nuove sfide e un appello a non lasciarsi sfuggire occasioni di nuove conoscenze e di apprendimento» aveva spiegato Valerio Simonato alla vigilia della partenza.
Terminata l’esperienza ora per Maria e Nicole è tempo di bilanci, guardando alle quattro settimane di scoperta di sé stesse e del mondo.
«Nel mese passato a Bruxelles ho scoperto che quando si viaggia l’importante non è la destinazione, ma il percorso personale che si compie – racconta Maria Sari –. Dire che sono grata per questa esperienza, è dire poco, perché sento che in queste quattro settimane non solo ho acquistato maggiore intraprendenza e sicurezza, ma esposta a continui stimoli diversi sono riuscita a crescere e ad ampliare i miei orizzonti. Ora sono una persona molto più ricca e il periodo trascorso a Bruxelles è stato indimenticabile».
Esperienza positiva e arricchente per la giovane studentessa che frequenta l’ultimo anno dell’istituto Scarpa di Oderzo, cogliendo appieno lo spirito del premio voluto da Valerio e i figli Francesco e Michele.
«L’obbiettivo del premio era quello di creare un “viaggio al di là del ponte” che potesse fungere da collegamento per viaggiare “dal Piave all’Europa”, basandosi sulla passione per l’apprendimento e in particolare per l’arte di Marinella, e così è stato – conferma Maria –. Appena tornata a casa, mi sono resa conto di quanto fossi cresciuta e di come, rispetto alla persona che era partita, fossi cambiata: questo per me significa aver vinto due volte il Premio Marinella!».
Un viaggio partito con qualche timore, quello di allontanarsi da tutte le certezze date dalla lingua, gli affetti e un paese conosciuto, ma con la voglia di aprirsi all’ignoto, facendosi forza a vicenda per aprirsi al mondo, partendo da un piccolo primo passo.
«Per conoscere veramente i luoghi di una città bisogna riuscire a guardarli anche attraverso gli occhi delle persone che in quella città abbiamo incontrato e con cui abbiamo familiarizzato. In questo modo le giornate diventano ricordi, e i ricordi si stampano nel cuore e nella mente meglio di qualsiasi fotografia» ha concluso Maria.
Tanti i momenti indimenticabili, per le due ragazze: «quando ho realizzato che l’esperienza stava per finire ho detto a Maria “tra dieci giorni torniamo a casa e non voglio, sto bene qua” – confessa invece Nicole Colombara – e lei continuava a ripetermi “ma dieci giorni sono tantissimi, potrai dire questa cosa solo il giorno prima della partenza. Goditi gli attimi, vivi il presente”.
E quella sera penso di aver imparato una delle lezioni più importanti della mia vita perché io, sempre con addosso quest’angoscia del futuro insita in me, le ho sempre detto che mi sarebbero mancati quei momenti. Ho imparato che la vita è bella perché cambia. Solo in quel momento ho compreso l’importanza di cogliere l’attimo. Cogliere le parole, gli sguardi, le risate, la gente.
Suppongo che sia per questo che mi sento invincibile; so vivere il presente, così come sono in grado di affrontare i cambiamenti della vita, il viavai di persone che mi viene offerto, e soprattutto sono pienamente consapevole, dopo questa esperienza, di essere capace di fare tutto ciò che voglio fare, capace di essere tutto ciò che voglio essere».
A metà dell’esperienza poi anche Valerio, Francesco e Michele hanno raggiunto Maria e Nicole.
«Il 18 luglio abbiamo fatto con loro il tour attraverso le istituzioni europee – racconta il capofamiglia –, dove Michele ha spiegato come funzionano le varie istituzioni. Abbiamo concluso la giornata con una cena tutti assieme, cogliendo da loro una grande soddisfazione.
Le ragazze non si conoscevano, ma sono diventate grandi amiche già dalla partenza, condividendo con gioia esperienze culturali, ma anche di
divertimento.
Siamo felici perché è andato tutto bene e riteniamo che le finalità del premio abbia colto nel segno».
Una soddisfazione enorme con cui la famiglia Trevisiol guarda con piacere all’edizione 2023, ma non prima di un’ultima reunion tutti assieme.
«Il 19 novembre ci troveremo a San Donà per la chiusura ufficiale del premio, nel ricordo di Marinella – conclude Valerio –. Sarà l’occasione per laniare anche la seconda edizione del Premio».