Cultura ed Eventi

Caorle, rinnovata la cerimonia votiva dedicata alla Madonna dell’Angelo

9 Luglio 2022

Andato in scena pochi istanti fa il suggestivo rito dell’incendio del campanile romanico di Caorle, che affonda le sue radici in un voto fatto alla Madonna dell’Angelo dai caorlotti nel 1741 affinché il Doge di Venezia, a cui Caorle era sottomessa, ritirasse il divieto di pesca che aveva annunciato di imporre nelle valli, principale fonte di lavoro e di vita dei pescatori caorlotti stessi nelle stagioni dell’autunno e dell’inverno, quando il mare aperto non era più facilmente affrontabile per la pesca.

L’idea dell’incendio del campanile, oggi evento di forte attrazione turistica che in diverse edizioni arriva a contare anche cinquantamila partecipanti, nasce in realtà nel secondo dopoguerra dall’idea di don Felice Marchesan allora parroco di Caorle che la sperimentò al termine della processione religiosa e della messa.

L’evento commemorativo ha avuto inizio con la Santa Messa questa sera alle 21, e seguita da una processione in partenza dal Santuario della Madonna dell’Angelo con il trasporto della statua della stessa madonna fino al Duomo, dove al termine della messa il campanile è stato “incendiato” attorno alle 22.30.

La processione è stata presieduta da sua Ecc. Mons. Aurelio Gacìa Macìas, sottosegretario della congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti.

La cerimonia viene ripetuta domenica 10 luglio con il rientro nel santuario della statua della Madonna nuovamente dopo la recitazione dei Vespri con inizio alle 21.00 e incendio alle 22.00.