Territorio

San Donà, il Comune ricorre contro il Piano gestione delle alluvioni

9 Giugno 2022

Il Comune della Città di San Donà di Piave presenterà ricorso contro il Piano di gestione del rischio alluvioni. La giunta Cereser nei giorni scorsi ha deciso di proporre un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, affidando l’incarico allo studio professionale dell’avvocata Chiara Cacciavillani di Stra.

Il piano di gestione del rischio delle alluvioni, infatti, ha fissato nuovi parametri per costruire, che hanno provocato le proteste di architetti e costruttori, in quanto limita le possibilità edificatorie in una parte della città. In particolare, semplificando, la zona dal centro fino all’area industriale di via Kennedy (compresa), è stata classificata con maggiore pericolosità, e tra i criteri figurano le eventuali rotture dell’argine del Piave.

Questa previsione, però, non rende appetibile costruire nuovi edifici, né riqualificare quelli esistenti, con ampliamenti che non vadano oltre il 15%. E i proprietari rischiano di perdere le agevolazioni dei bonus edilizi che consentono anche degli aumenti delle volumetrie.

«Riteniamo che nei nuovi parametri per costruire non ci sia proporzionalità tra i criteri vigenti fino allo scorso anno e quelli imposti dal nuovo piano – spiega il sindaco di San Donà Andrea Cereser – quest’ultimo presenta degli elementi che non sono stati ancora chiariti. A breve ci sarà un incontro con la Regione e l’Autorità di Bacino perché vogliamo le risposte che ancora non abbiamo. Il piano di gestione del rischio alluvioni è il risultato di studi e valutazioni, mi rendo conto che la disciplina non è semplice ma con il ricorso intendiamo chiedere il rispetto del principio di proporzionalità».

Analogo ricorso è presentato dai Comuni di Musile, Eraclea, Jesolo e San Michele al Tagliamento.